“Va combattuto in ogni modo”. La Lega presenta il ddl contro l’antisemitismo

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Celebrare il Giorno della Memoria non deve essere un momento per limitarsi a esporsi con le solite frasi di rito, ma rappresenta un’occasione per portare avanti azioni concrete per far sì che l’orrore del passato non trovi più spazio nelle pagine del presente e del futuro. Va in questo senso la strada intrapresa dalla Lega, che nella giornata di ieri ha presentato un disegno di legge che mira a mettere il bastone tra le ruote al fenomeno dell’antisemitismo che ancora oggi continua a proporsi sotto nuove forme.

“Dalla parte del popolo ebraico”

La mossa del Carroccio è stata rivendicata a gran voce direttamente da Matteo Salvini, che si è soffermato sul fatto che la Repubblica italiana – attuando l’articolo 3 della Costituzione – non ammette l’antisemitismo e deve impegnarsi a mettere in campo tutte le azioni del caso per ostacolare espressioni e pensieri antisemiti. Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture ha inoltre fatto notare che il Giorno della Memoria quest’anno assume un’importanza particolare alla luce della strage di Hamas ai danni di Israele.

L’orrore della Shoah ha trovato nuova eco nei crimini mostruosi del 7 ottobre contro inermi cittadini ebrei ad opera dei tagliagole islamici di Hamas. Stupri, decapitazioni, massacri con dettagli indicibili“, ha affermato Salvini. Che ha invitato a non sottovalutare l’ondata dell’antisemitismo che sta rialzando la testa in Europa, tra svastiche sui muri e bandiere di Israele bruciate con tanto di slogan inaccettabili. Il segretario della Lega ha assicurato che il partito di via Bellerio “l’ha contrastata e la contrasterà in ogni modo, con denunce e mozioni in tutte le sedi istituzionali, nazionali e internazionali“.

Salvini ha poi ribadito la totale vicinanza a Israele, sottolineando con forza il suo diritto all’esistenza e alla difesa dall’attacco subìto da Hamas. “Dalla parte del popolo ebraico, contro il terrorismo islamista, contro chi soffia sul conflitto“, ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio. Secondo cui l’obiettivo da centrare è la convivenza pacifica tra due popoli in due Stati, “senza che qualcuno possa più avanzare l’odiosa intenzione di cancellare Israele dalla carta geografica“.

Il ddl della Lega

Nel disegno di legge presentato dalla Lega si punta a ostacolare la diffusione del pensiero antisemita nel nostro Paese, non solo introducendo la definizione operativa di “antisemitismo” nel nostro ordinamento ma anche promuovendo interventi mirati da parte delle istituzioni. Alla base vi è anche l’intento della prevenzione di atti antisemiti, da considerare una vera e propria minaccia “contro la convivenza sociale, la stabilità e la sicurezza“.

Tra le altre cose si prevedono la creazione di un unico punto di raccolta sugli atti di antisemitismo, misure per fare da argine al linguaggio d’odio sulle piattaforme e linee guida da adottare nelle scuole. Un altro punto di rilievo è l’idea di corsi di formazione per insegnanti, educatori, forze dell’ordine e oltre che di una campagna di comunicazione istituzionale “per diffondere la cultura della non discriminazione“. Il tutto deve passare anche per il contrasto a manifestazioni che promuovono l’odio “attraverso simboli antisemiti“. Un traguardo raggiungibile solo grazie a un’azione comunitaria della società.

La soddisfazione dell’UAII

Anche l’Unione Associazioni Italia Israele ha dato il suo contributo per elaborare una proposta di legge quadro sull’antisemitismo chiedendo a tutte le forze politiche di far sì che l’Italia si doti di un testo di legge che recepisca integralmente la definizione di antisemitismo dell’International Holocaust Rememberance Alliance. Celeste Vichi, presidente dell’UAII, ha ringraziato la Lega e il segretario Salvini per aver collaborato nell’ottica di adottare strumenti sempre più efficaci contro l’antisemitismo: “Siamo orgogliosi. Ci auguriamo che attorno a questa iniziativa della Lega ci sia solamente l’unità di tutte le forze politiche a testimoniare il valore di civiltà nella difesa del popolo ebraico e della sua identità nazionale“.

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