“Mai nessuno è stato curato così”. La rivelazione su Schumacher

"Mai nessuno è stato curato così". La rivelazione su Schumacher

Sono passati poco più di dieci anni da quel maledetto 29 dicembre 2023 che ha cambiato per sempre la vita di Michael Schumacher con il terribile incidente sugli sci sulla neve di Meribel, località francese. Da quel giorno si sono susseguite notizie, indiscrezioni e speculazioni sulla salute del campione tedesco della Ferrari ma soprattutto il massimo riserbo, da parte della famiglia, sulle reali condizioni di salute. Nelle ultime ore ha detto la sua anche l’ex amministratore delegato di Mercedes ed ex della Ferrari Nick Fry sintetizzando cosa è successo in questi anni in cui si è saputo molto poco.

Le rivelazioni di Nick Fry

Le sue sono soltanto tesi, senza conferme ufficiali come da lui stesso dichiarato ma sostenendo con certezza che “nessun essere umano nella storia ha ricevuto cure mediche migliori di quelle di Schumacher”, ha detto in un’intervista rilasciata a Onlibe Betting Guide. “Non ho sentito nulla sulle sue reali condizioni, quindi non sono in grado di confermare o smentire nessuna delle recenti notizie su di lui“, ha sottolineato Fry. Da dove nascono, allora, le sue supposizioni? “Michael ha la migliore squadra medica del mondo e sono sicuro al 100% che nessun essere umano nella storia ha ricevuto il trattamento che Michael ha ricevuto per il suo infortunio specifico. La famiglia ha le risorse”, aggiunge.

Come sta Michael Schumacher

Insomma, più che certezze si tratta quindi di speranze e supposizioni dal momento che sono soltanto i familiari più stretti (la moglie Corinna e i figli Gina Maria e Micke Jean Todt) sanno davvero qual è la realtà dei fatti. Nelle scorse settimane la Bild ha fatto riferimento a una speciale terapia riabilitativa in grado di stimolare il cervello del campione. “Se le notizie su di lui a tavola o in macchina fossero vere, non mi sorprenderebbe affatto perché immagino che sia il tipo di cosa faresti per far ripartire il cervello”, dichiara Fry riprendendo le parole di Johnny Herbert, ex pilota britannico secondo cui Schumacher sarebbe anche in grado di “sedersi a tavola per pranzare e cenare“.

Un modello per le persone con lesioni cerebrali

Fry si augura che la qualità di vita del tedesco sia buona visto che la madre soffre di demenza ed è consapevole cosa voglia significare quando una persona è viva ma non è cosciente di chi e cosa lo circoda. Fry ha aggiunto che se Schumacher farà progressi, diventerà un modello per le persone con lesioni cerebrali. “Gli esseri umani sono straordinari e non è impossibile sperare che le cose tornino il più vicino possibile alla normalità“, ha aggiunto, concludendo con la speranza di poter sentire, prima o poi, la voce di MIchael: se così fosse e se il team medico “avrà imparato qualcosa su come trattare le persone con questo tipo di lesioni, allora quello sarà il più grande contributo di Michael”.

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