Meteo, anticiclone e temperature miti. Ma attenzione al “freezing effect”

Meteo, anticiclone e temperature miti. Ma attenzione al "freezing effect"

Siamo entrati nella fase clou, quella della massima potenza, dell’anticiclone africano Zeus di cui si parla da qualche giorno. Aria molto mite di origine subtropicale ha raggiunto il Mediterraneo con numerose località che hanno fatto segnare temperature massime intorno ai 18-20°C, specialmente al Centro-Sud. La situazione meteorologica rimarrà immutata anche nei prossimi giorni ma molte località della Pianura Padana dovranno fare i conti con nebbie, anche intense, e temperature molto basse e prossime agli zero gradi.

La potenza dell’alta pressione

Un gigantesco anticiclone di matrice subtropicale ha conquistato l’Italia e ora si appresta a invadere anche gran parte del continente europeo. Dalla Spagna alla Danimarca l’anticiclone africano Zeus detterà legge e controllerà il tempo ancora per tanti giorni, in Italia saranno almeno dieci“, ha spiegato Mattia Gussoni, meteorologo de Ilmeteo.it. Questo significa che fino ai primi giorni di febbraio ecco che il sole la farà da padrone sulle zone montuose e collinari di tutto il Paese così come sul nostro Centro-Sud. Sarà praticamente totale l’assenza di precipitazioni piovose e nevose e le giornate si susseguiranno una dopo l’altra “come fossero delle fotocopie” sottolinea l’esperto.

Nonostante il sole e l’alta pressione, in questo fine settimana si avranno cali termici sulle regioni adriatiche centro-meridionali che verranno sfiorati da una discesa d’aria fredda che ha come target principale i Balcani e la Grecia.

Cos’è il freezing effect

Attenzione, però: alta pressione in inverno significa formazione e presenza di fitte nebbie laddove il ricambio d’ara è meno presente e si accumula molta umidità come accade spesso sulla Pianura Padana. Le immagini del satellite mostrano, infatti, un colore grigio proprio in Val Padana segnale che le foschie, nebbie e nubi basse sono presenti. Queste condizioni atmosferiche, a livello locale, creeranno condizioni pienamente invernali a causa del “freezing effect” in pieno giorno, ossia con i “valori termici si manterranno piuttosto bassi e di pochi gradi sopra lo zero, o anche a zero gradi nelle campagne, facendo trascorrere così giornate di ghiaccio”, afferma Gussoni.

L’altra insidia, che riguarderà in maniera più estesa il nostro Paese, è rappresentato dallo smog che si accumula nei bassi strati e soprattutto nelle grandi città laddove è maggiore la presenza di auto e mezzi di trasporto.

La tendenza successiva

Come detto, non è prevista una via d’uscita immediata dall’anticiclone che rimarrà con noi almeno fino al 3-4 febbraio quando una discesa d’aria polare potrebbe, finalmente, cambiare radicalmente le condizioni atmosferiche in Italia con il ritorno a condizioni pienamente invernali e precipitazioni.

QUI TUTTE LE PREVISIONI

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