Macigno pubblica amministrazione, lo studio: pesano più gli sprechi dell’evasione

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Gli sprechi nella pubblica amministrazione nella valgono più dell’evasione. Le tasse non pagate nel Belpaese ammontano a 83,6 miliardi di euro, importo pari alla metà dei soldi impiegati in malo modo presenti nella Pubblica amministrazione. È questo lo scenario descritto dalla Cgia di Mestre nel report pubblicato oggi in cui viene documentato che, nonostante “ci sia tanta evasione, una pubblica amministrazione poco efficiente causa ai privati danni economici nettamente superiori”. Ecco cosa afferma l’analisi del centro studi.

Gli sprechi

La Cgia di Mestre ha specificato che persistono “ragionevoli certezze” nell’affermare che nel rapporto tra lo Stato e il contribuente italiano, “il soggetto maggiormente penalizzato dai danni provocati dalla condotta disonorevole dell’altro non sia il primo, bensì il secondo”. Nella relazione dell’istituto con sede a Mestre viene affermato che “la comparazione tra evasione e sprechi non ha alcun rigore scientifico, gli effetti economici delle inefficienze pubbliche che si scaricano sui privati sono di fonte diversa, gli ambiti in molti casi si sovrappongono”. In ogni caso l’evasione fiscale ha comunque dei livelli molto alti in Italia, ricordano gli analisti della Cgia di Mestre, la pubblica amministrazione riesce comunque a causare danni economici decisamente maggiori.

L’analisi

Nel suo documento l’ufficio studi della Cgia di Mestre a sostegno dell’analisi prende in considerazione il dato diffuso recentemente dal ministero dell’Economia e delle Finanze, secondo il quale l’evasione nel Belpaese dove viene specificato che l’evasione causata dagli italiani ammonta a 83,6 miliardi di euro. Questo dato si legge nel documento che aggiorna la Relazione 2023 sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva per gli anni 2016-2021, pubblicato appunto dal ministero dell’Economia. L’importo in questione, spiega quindi la Cgia di Mestre, sarebbe uguale alla metà di quello che i cittadini e le imprese sarebbero chiamati a sostenere “a seguito degli sprechi, degli sperperi e delle inefficienze presenti nella pubblica amministrazione”. Gli sprechi nella pubblica amministrazione ammonterebbero a 180 miliardi di euro l’anno.

I costi delle imprese

Le imprese sostengono annualmente un costo di 57,2 miliardi di euro per gestire i rapporti con la Pa. Inoltre, la Pa ha debiti commerciali di 49,5 miliardi di euro, la giustizia lenta costa 40 miliardi di euro all’anno, la sanità presenta inefficienze di 24,7 miliardi di euro, e nel trasporto pubblico locale ci sono sprechi per 12,5 miliardi di euro all’anno. I dati provengono da The European House Ambrosetti ed Eurostat.

L’evasione

Nel report pubblicato oggi l’ufficio studi ha affermato che l’evasione fiscale è un cancro per la nostra economia e quindi deve essere debellata. Questo aspetto è importante per il Belpaese. Dall’altra parte, ricordano gli analisti della Cgia di Mestre, deve esserci anche la determinazione per “eliminare anche le inefficienze che, purtroppo, caratterizzano negativamente le performance della nostra macchina pubblica”. Stando ai dati del discastero dell’Economia l’evasione fiscale e contributiva include 73,2 miliardi di euro di mancate entrate tributarie e 10,4 miliardi di euro di non riscosse entrate contributive, con una diminuzione di 2,7 miliardi di euro (-3,1%) rispetto al 2020, di cui 2,2 miliardi di euro sono relativi all’evasione fiscale (-2,9% rispetto al 2020) e 0,5 miliardi di euro all’evasione contributiva (-4,3% rispetto al 2020).

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