Juve e Inter costruiscono un primo tempo luccicante e degradano in una ripresa da sbadigli, finendo per equivalersi: a Torino finisce 1-1 tra le prime della classe e la distanza in classifica resta invariata.
Un paio di sorprese per Allegri che, rispetto ai sussurri della vigilia, sceglie Vlahovic accanto a Chiesa e piazza in mezzo al campo il giovane Nicolussi Caviglia. Zero sorprese invece per Simone Inzaghi, che si affida alla coppia Lautaro – Thuram in avanti. Squadre messe giù a specchio, con i soliti 3-5-2. Provano a spingere subito i bianconeri e, dopo una quarto d’ora di convenevoli, Chiesa si trova la sfera all’altezza del dischetto dopo una lunghissima rimessa di McKennie, ma spara clamorosamente in curva. Replica subito l’Inter, prima con una flebile girata di testa di Lautaro, poi con una botta dalla distanza di Calhanoglu. Al 27′ però passa la Juve: Vlahovic doma un pallone intricato e allarga su Chiesa che lo rimette in mezzo, con il serbo che accorre e apre il piatto per il vantaggio della Signora. Dura pochissimo però, perché soltanto sei minuti dopo arriva il pareggio di Lautaro, abile ad anticipare Gatti raccogliendo il suggerimento dall’esterno di Thuram. Ritmi alti fino al riposo.
Prova ad alzare i ritmi, adesso, la squadra di Inzaghi. Al 50′ Thuram riceve da Mkhitaryan in mezzo ma si incarta, graziando Szcesny. Adesso l’intensità complessiva del match va diluendosi, la Juve si abbassa e i nerazzurri provano a macinare gioco. Al 60′ esce Niccolussi Caviglia per il contuso ma redivivo Locatelli, perché Allegri ha bisogno di geometrie più pulite. Partita bloccata adesso, con entrambe le squadre che non riescono più a costruire trame offensive penetranti e languono, quindi, anche le conclusioni verso lo specchio. Roba da sbadigli a profusione. Per provare a imprimere una sferzata Inzaghi cambia i due esterni di centrocampo, Allegri le due punte. Aspettative disattese, perché il match resta piantato, con le squadre che rimbalzano l’uno sull’altra, senza riuscire ad infilarsi nelle retroguardie altrui. Dentro Anche Arnautovic e Frattesi nel finale, ma il risultato non si trasforma. Zero calcio nella ripresa, ma la prerogativa italica non è mai stata la ricerca coraggiosa dello spettacolo. Un pareggio quando il campionato è ancora acerbo, ma con la netta sensazione che il derby d’Italia si protrarrà fino al termine della stagione.
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny, Gatti, Bremer, Rugani, Cambiaso, McKennie, Nicolussi Caviglia (61′ Locatelli), Rabiot, Kostic (87′ Alex Sandro), Chiesa (80′ Milik), Vlahovic (80′ Kean). All: Allegri
INTER (3-5-2) : Sommer, Darmian, De Vrij, Acerbi, Dumfries (69′ Cuadrado), Barella (87′ Frattesi), Calhanoglu (82′ Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (69′ Carlos Augusto), Thuram (87′ Arnautovic), Lautaro Martinez. All: S. Inzaghi
ARBITRO: Guida
RETI: 27′ Vlahovic, 33′ Lautaro
AMMONITI: Cambiaso, Cuadrado