In Alabama è andato in scena l’orrore giovedì sera, quando il detenuto Kenneth Eugene Smith è stato giustiziato con l’azoto, un metodo utilizzato per la prima volta al mondo.
L’uomo è stato dichiarato morto alle 20.25 locali, ma quello che è avvenuto prima ha scosso gli animi, spingendo le Nazioni Unite a parlare di possibile «tortura». Secondo la ricostruzione dell’Ap, l’esecuzione è durata circa 22 minuti e il 58enne è sembrato rimanere cosciente per diversi minuti dopo che il gas ha iniziato a fluire: «Per almeno due minuti tremava violentemente e si contorceva, a volte tirando contro le cinghie e scuotendo la barella con i suoi movimenti. Poi sono seguiti diversi minuti – circa sette – di respiro pesante e leggermente ansimante».
«Stasera l’Alabama ha fatto fare all’umanità un passo indietro. Me ne vado con amore, pace e luce. Grazie per avermi sostenuto. Vi amo tutti», sono state le ultime parole del condannato. L’esecuzione è stata rimandata di un paio d’ore per attendere l’esito dell’ultimo appello alla Corte Suprema americana, la quale ha poi stabilito che si poteva procedere (ma i giudici liberal hanno votato contro).
«Non essendo riusciti a ucciderlo al primo tentativo, l’Alabama lo ha selezionato come cavia. Ma il mondo sta guardando», ha affermato la togata Sonia Sotomayor.
L’uomo infatti, condannato in via definitiva nel 1996 alla pena di morte per l’omicidio di una donna ordinato dal marito di lei, il 17 novembre del 2022 è sopravvissuto ad un primo tentativo di esecuzione con iniezione letale, fallito dopo che per oltre un’ora i medici gli avevano trafitto mani e braccia senza riuscire a trovare la vena giusta.
La sua è stata la prima esecuzione dell’anno negli Usa (nel 2023 ne sono state eseguite 24) e anche la prima volta che un nuovo metodo viene utilizzato in America da quando l’iniezione letale è stata introdotta nel 1982. Secondo l’Onu, tuttavia, l’esecuzione con l’azoto «potrebbe essere una tortura». «Mi rammarico profondamente per l’uccisione di Kenneth Eugene Smith nonostante le serie preoccupazioni che questo nuovo e non testato metodo di soffocamento possa equivalere a tortura o a un trattamento crudele, inumano o degradante», ha commentato l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk. «La pena di morte è incompatibile con il diritto fondamentale alla vita», ha aggiunto, esortando tutti gli Stati «ad attuare una moratoria sul suo utilizzo, come passo verso l’abolizione universale». La procedura usata in Alabama prevede l’uso di una mascherina «a tenuta stagna» collegata a un erogatore che azzera completamente l’ossigeno a disposizione sostituendolo con l’azoto, un gas innocuo per l’uomo, ma che se usato per privare un organismo dell’ossigeno diventa letale.
L’aspettativa è che la somministrazione dell’azoto porti il detenuto a perdere i sensi nell’arco di pochi minuti e che successivamente sopraggiunga la morte senza sofferenza, ma non esistono test che lo dimostrino. La procedura è usata anche per l’eutanasia negli animali: secondo le linee guida dell’American Veterinary Medical Association in ratti, cani, conigli e visoni la perdita di coscienza avviene in 90 secondi e la morte in 7 minuti. Tuttavia, per il documento questa tecnica è inaccettabile per la gran parte dei mammiferi.