Effetto Lvmh sul listino di Piazza Affari che ieri si è trasformata in una Borsa «d’alta moda» con i titoli del settore in forte crescita: da Moncler (+9,4%) a Salvatore Ferragamo (+7,6%) e Brunello Cucinelli (+6,3%). Natale ha infatti portato bene al colosso francese, che controlla maison come Louis Vuitton e Tiffany: le vendite del quarto trimestre sono salite del 10% a 24 miliardi, portando i ricavi a 86,2 miliardi (+13%), con un utile operativo di 22,8 miliardi (+8%). Insomma Lvmh (+12% sul listino di Parigi) ha battuto le attese degli analisti che hanno così riscoperto il lusso, inclusa Ferrari (+2,2%).
Dopo il boom post-pandemia che aveva alimentato una crescita stellare delle vendite, i consumatori in particolare gli americani e gli europei avevano frenato gli acquisti complice anche l’inflazione. Ma a conti fatti nel 2023 tutte le attività di Lvmh hanno registrato una forte crescita delle vendite, ad eccezione della wines & spirits, di cuiu fanno parte per esempio champagne come il Dom Perignon e il Krug o ancora cognacc come l’Hennessy.
Per Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato di Lvmh, hanno contribuito anche la riapertura dello storico negozio di Tiffany a New York e «la crescente popolarità del concetto di negozio di Sephora in tutto il mondo».
Il gruppo transalpino ha così proposto un dividendo di 13 euro per azione, più dei 12 euro di un anno fa, e prevede una crescita continua malgrado il contesto macroeconomico e geopolitico incerto. Lo stesso Arnault ha poi sottolineato l’importanza della vetrina dei Giochi Olimpici e Paralimpici in programma questa estate a Parigi, di cui il gruppo è partner: si tratta di «una nuova opportunità per rafforzare la nostra posizione di leadership globale nel settore dei beni di lusso e promuovere la reputazione di eccellenza della Francia nel mondo».