“W Hitler”. Dallo sfregio al murale: dilaga l’odio alla vigilia del Giorno della memoria

“W Hitler”. Dallo sfregio al murale del ricordo all’assalto in fiera: dilaga l’odio alla vigilia del 27 gennaio

In origine sono state le manifestazioni pro-Palestina organizzate nel “Giorno della Memoria” il 27 gennaio, ora è un vero e proprio sfregio alla Shoah. È avvenuto a Milano, sul murale realizzato dall’artista Alexandro Palombo esattamente un anno fa e intitolato “Binario 21, i Simpson ebrei deportati ad Auschwitz”. Una rivisitazione in chiave pop della tragedia vissuta da migliaia di famiglie che da quel binario 21 sono partite senza mai più tornare, ipoteticamente impersonate con i personaggi de I Simpson. “W Hitler” e “Fuck Israele” sono state le scritte che hanno imbrattato l’opera, che trova posto sui muri del Memoriale della Shoah di Milano. E non è nemmeno la prima volta che questo accade: in un anno è stata presa di mira ripetutamente, a dimostrazione che l’ antisemitismo, purtroppo, esiste.

Solo una settimana fa ha fatto rumore la manifestazione in occasione del VicenzaOro, che ha visto un gruppo di manifestanti pro-Palestina, guidati dalle solite sigle dei centri sociali e dei collettivi rossi, tentare l’assalto alla fiera dei preziosi più importante del nord-est. Il motivo? La presenza all’interno di uno stand di Israele. Solo la presenza delle forze dell’ordine, che hanno contenuto non senza fatica il corteo, che era stato autorizzato su un altro percorso, ha evitato il peggio. Con conseguenze piuttosto gravi per gli agenti, rimasti feriti negli scontri innescati dai manifestanti. E poi ci sono tutti i casi in cui sono comparse, da nord a sud, scritte antisemite sui muri delle città. Il volantinaggio antisemita contro Israele e i danni arrecati alle pietre d’inciampo. Un clima di odio dilagante che preoccupa e deve far riflettere, soprattutto perché il sentimento sta germogliando nelle generazioni più giovani.

In tutte le scuole e le università d’Italia sono presenti collettivi rossi attivi nella propaganda anti-Israeliana, come dimostra il caso dell’Università di Cagliari, che ha intrapreso la propria personale crociata contro Israele, sospendendo ogni rapporto di collaborazione con gli atenei dello Stato ebraico. “Le comunità ebraiche italiane sanno che l’Italia è la loro casa e che la Repubblica, di cui sono parte integrante, non tollererà, in alcun modo, minacce, intimidazioni e prepotenze nei loro confronti“, sono state le parole di Sergio Mattarella durante l’intervento al Quirinale per la commemorazione del “Giorno della Memoria”.

Un monito forte e deciso contro una deriva che rischia di rompere le fondamenta democratiche dell’occidente. Lo stesso sindaco Beppe Sala ha ammesso che “anche a Milano un ritorno dell’antisemitismo si sta sentendo“. E non si riferisce solamente al murale deturpato perché, come segnalano i consiglieri Silvia Sardone e Samuele Piscina, “il Comune è il primo a non far nulla per evitarlo, come dimostra l’esposizione della bandiera palestinese sull’ex Municipio di Crescenzago, di proprietà comunale“. L’intervento per la rimozione, però, non ha potuto avere seguito in quanto dal Comune viene segnalato che l’edificio è di competenza di un fondo immobiliare ma, come sottolineano i due esponenti della Lega, “Peccato che proprio sulla pagina del Comune sia scritto nero su bianco che la governance del fondo immobiliare resti in mano al Comune, che peraltro ha già deliberato l’alienazione delle quote, ma non ha ancora proceduto alla loro vendita“.

Lo dimostra anche la decisione assunta dai giovani palestinesi di scendere comunque in piazza domani, 27 gennaio, nonostante il divieto. Il rischio di scontri è altissimo, le manifestazioni pro-Palestina si trasformano spesso in manifestazioni anti-Israele, con cori antisemiti e bandiere dello Stato ebraico date alle fiamme.“Vi aspettiamo in piazza a Milano, Roma, Napoli e Cagliari: la repressione non ci fermerà“, scrivono nel loro manifesto di protesta, che cela una provocazione contro Israele e le accortezze per evitare scontri.

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