Jannik nell’Olimpo del tennis italiano: ecco chi lo ha preceduto nel club degli Slam

Adriano Panatta, Wikipedia

L’eco dell’impresa sportiva di Jannik Sinner continua a risuonare ovunque sul web e sui social, e non potrebbe essere altrimenti. Non solo, egoisticamente, da italiani appassionati di uno sport spesso crudele anche per il fatto che la prima partita da vincere, specie nei momenti di grande tensione, è quella con se stessi, ma soprattutto per il fatto che quel “braccio di ferro” intimo l’altoatesino l’ha vinto trovandosi davanti uno dei giganti del tennis mondiale, Novak Djokovic. Uno, cioè, in grado di far crollare ogni sicurezza nell’avversario che si trova dall’altra parte della rete anche quando si trova a un passo dal baratro. Uno che a Melbourne ha vinto ben 10 dei 24 Slam portati a casa, senza mai perdere in finale o in semifinale.

Con questa consapevolezza, ma anche con quella di chi sa benissimo che fino al momento in cui l’ultima pallina del match non tocca terra non bisogna mai pensare di avere neppure un dito sul trofeo, Jannik entrerà in campo domenica 28 gennaio alle ore 19.30 locali (le 9.30 in Italia) per concretizzare il sogno che ogni tennista ha nel momento in cui stringe per la prima volta una racchetta in mano: vincere in uno dei quattro tornei più prestigiosi al mondo, gli Slam. Ma quanti e quali italiani prima di lui sono riusciti a raggiungere l’atto conclusivo nei Major?

Il primo nella storia a riuscirci fu Giorgio De Stefani. Nel 1932 il veronese riuscì a raggiungere, da testa di serie numero 6, la finale del Roland Garros. Purtroppo, tuttavia, uscì sconfitto contro il padrone di casa Henri Cochet, testa di serie numero 1 e già vincitore di 7 tornei dello Slam, col risultato di 0-6, 4-6, 6-4, 3-6.

Per trovare un altro italiano nelle fasi conclusive di un Major bisogna fare un salto in avanti di quasi trent’anni. Nicola Pietrangeli è riuscito a centrare ben 4 finali al Roland Garros, e il bilancio è in perfetta parità, con 2 vittorie ottenute in anni consecutivi e 2 sconfitte. I successi risalgono agli anni 1959 e 1960. Nel primo caso il tennista italiano si impose su Ian Vermaak col risultato di 3-6, 6-3, 6-4, 6-1, mentre l’anno dopo sconfisse Luis Ayala per 3-6, 6-3, 6-4, 4-6, 6-3. A impedire a Pietrangeli di ritoccare il suo primato fu in entrambe le circostanze Manuel Santana: nel 1961 perse col risultato di 6-4, 1-6, 6-3, 0-6, 2-6, nel 1964 per 3-6, 1-6, 6-4, 5-7.

L’ultimo italiano a vincere uno Slam tra gli uomini fu Adriano Panatta. Nell’anno di grazia 1976, il tennista romano trionfò a Parigi sconfiggendo Harold Solomon per 6-1 6-4 4-6 7-6, ma riuscì a sollevare al cielo anche il trofeo degli Internazionali d’Italia e la Coppa Davis, issandosi fino alla posizione 4 delle clessifiche mondiali.

Gli anni successivi gli Slam sono appannaggio del tennis femminile. Il primo indimenticabile acuto è stato quello di Francesca Schiavone, in grado di centrare due finali consecutive al Roland Garros. La “Leonessa” vinse l’edizione del 2010 sconfiggendo in finale l’australiana Samantha Stosur per 6-4, 7-6, ma col medesimo risultato fu purtroppo sconfitta nel 2011 dalla cinese Li Na.

L’anno dopo, il 2012, Sara Errani riuscì a raggiungere la finale al Roland Garros: per la terza edizione consecutiva nell’atto conclusivo del Major parigino si trovava quindi una tennista italiana. Andò male, purtroppo, dato che una Maria Sharapova quasi impeccabile ebbe la meglio su di lei col risultato di 3-6, 2-6.

Nell’indimenticabile edizione 2015 degli Us Open, quelli in cui Serena Willliams perse l’occasione di centrare il Grande Slam grazie a un match da urlo di Roberta Vinci in semifinale, a contendersi il trofeo per la prima volta nella storia furono due tenniste italiane: si trattava anche della prima volta in cui l’avvenimento si verificava lontano da Parigi. La finale tra le pugliesi Flavia Pennetta e Roberta Vinci si concluse con la vittoria della prima, che s’impose col risultato di 7-6, 6-2.

L’ultimo italiano prima di Jannik Sinner a raggiungere una finale Slam, ben 45 anni dopo Panatta, è stato Matteo Berrettini. Dopo essere partito bene con la vittoria del primo parziale al tie-break, il tennista romano fu costretto a cedere a un Djokovic a tratti dominante (7-6, 4-6, 4-6, 3-6).

Leave a comment

Your email address will not be published.