Vigonovo, studenti fanno arrestare marito violento: “Abbiamo pensato a Giulia”

Orrore in casa a Latina: lui morto, lei ferita. "Colpiti con un vaso"

Quattro studenti 16enni di Tombelle Vigonovo, il comune in cui viveva Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa una settimana fa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, hanno salvato una donna anziana che era stata aggredita dal marito in strada. “Abbiamo pensato subito a Giulia: una settimana fa è morta una ragazza e stava per succedere la stessa cosa. Non potevamo permetterlo“, raccontato all’Agi Giacomo, Alessandro, Gaia e Gioia. A seguito della segnalazione alle forze dell’ordine, l’uomo è stato arrestato per maltrattamenti.

“Ha dato un calcio alla moglie e la insultava”

L’episodio risale a pochi giorni fa. I quattro studenti erano seduti al tavolino di un bar quando hanno notato che l’uomo aggrediva l’anziana moglie dapprima insultandola, poi colpendola con un calcio in pancia. “Eravamo seduti tranquilli al tavolino del patronato – ricorda Alessandro – quando abbiamo visto uscire una coppia di anziani e abbiamo notato che il signore era molto agitato e ha iniziato a bestemmiare e a insultare la donna. All’inizio abbiamo pensato che fosse una lite normale, poi lui le ha messo le mani al collo e le ha tirato un calcio in pancia. Gli abbiamo domandato se fosse matto e lui si è scagliato contro di noi“. Temendo che l’aggressione potesse avere un epilogo drammatico, i quattro ragazzi hanno deciso di intervenire: “Abbiamo tenuto lui fermo, senza fargli del male, mentre le ragazze tenevano la signora lontana dal marito“. Subito dopo è intervenuto anche un amico di famiglia che ha aiutato gli studenti a neutralizzare l’anziano che poi, però, è salito dal lato passeggero della sua auto. A quel punto hanno tentato di convincere la moglie a non allontanarsi con il consorte. “Lei era impaurita e traumatizzata, – precisano i ragazzi – ha detto che subiva continue violenze da un anno“.

L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti

Non appena l’auto si è allontanata, gli studenti hanno allertato le forze dell’ordine “due volte per essere sicuri che arrivassero“. Hanno avuto anche l’intuizione di fare la foto alla targa della vettura e inviarla alla centrale operativa. In questo modo i militari della stazione di Piove di Sacco hanno potuto rintracciare l’uomo – un 71enne – presso la sua abitazione. Sulle prime, quando i carabinieri lo hanno citofonato, l’anziano si è rifiutato di scendere. Dopo una lunga trattativa ha ceduto ed è stato arrestato per maltrattamenti. “I carabinieri ci hanno fatto i complimenti“, conclude Alessandro sottolineando quanto sia stato prezioso il ricordo della povera Giulia Cecchettin.

Leave a comment

Your email address will not be published.