Sinner fa la storia, primo italiano in finale agli Australian Open. Battuto Djokovic in 4 set

Sinner fa la storia, primo italiano in finale agli Australian Open. Battuto Djokovic in 4 set

Jannik Sinner conquista la finale degli Australian Open. Il tennista altoatesino supera in quattro set (6-1, 6-2, 6-7, 6-3) il numero uno al mondo Novak Djokovic e approda per la prima volta in carriera all’ultimo atto di una prova del Grande Slam.

Prosegue il momento d’oro per Jannik, che con la migliore prestazione della carriera, fa la grande impresa. Un match dominato nei primi due set, in maniera anche irrisoria, contro un Djokovic che non riesce a trovare colpi e contromisure davanti alla superiorità schiacciante dell’azzurro. A quel punto il serbo aumenta il ritmo e si prende più rischi. Il match si fa più equilibrato. Sinner spreca un match point nel tie-break del terzo con un diritto in rete. Tutto da rifare e partita in bilico? Invece no, Jannik continua a macinare punti e piazza il break decisivo nel quarto game, che gli vale la finale.

Velocità di palla, tenuta mentale e gestione dei momenti importanti del match, il Sinner visto oggi lancia in maniera prepotente la sua candidatura, se già non l’aveva fatto, alla vittoria degli Australian Open. Prima di arrivare al match di oggi l’azzurro era reduce da un parziale di 15 set a 0 nel torneo, dopo aver messo in fila gli olandesi van de Zandschulp e De Jong, l’argentino Baez e i due russi Khachanov e Rublev. Ma è chiaro che la vittoria contro Djokovic lancia un messaggio chiaro agli altri due semifinalisti Daniil Medvedev e Alexander Zverev, in campo a seguire sulla Rod Laver Arena.

Di fatto si trattava della rivincita dopo l’incredibile successo di Sinner nella sfida di Coppa Davis, dopo aver annullato tre match point di fila, al campione serbo, e che ha poi spianato la strada all’Italia nello storico trionfo. Una sconfitta che aveva mimato le certezze di Djokovic, vincitore in finale qualche giorno prima in maniera piuttosto netta alle ATP Finals, contro l’italiano. E che avrà inciso di sicuro nella partita di oggi, sembrata ai più un passaggio di consegne tra un campione immortale e il suo erede.

La partita

È Sinner a partire meglio e ad andare subito sopra di un break. L’azzurro consolida il vantaggio e vola 3-0. Djokovic più falloso del solito, prova ad abbreviare gli scambi e si salva dal doppio break. La palla di Jannik viaggia molto più veloce, l’azzurro si porta 4-1. Riesce tutto facile a Sinner mentre prosegue il blackout del numero uno al mondo. Il primo set termina 6-1 in soli 36 minuti.

Nel secondo set Djokovic prova ad alzare la velocità dei colpi. Il ritmo imposto da Sinner si dimostra ancora una volta incontenibile per il serbo. L’altoatesino fa il break al terzo game e si porta 2-1 e servizio. La differenza negli errori non forzati (23-6) è impietosa a questo punto del match. Sinner consolida il vantaggio sul 4-2. Djokovic prova a scuotersi, cercando l’appoggio del pubblico ma cede un altro servizio dopo un game molto lottato e va sotto 2-5. L’azzurro recupera da 0-30 e chiude il secondo parziale 6-2.

Sotto 2-0 Djokovic capisce di non avere più nulla da perdere e lascia andare via i colpi. In apertura di terzo set deve annullare subito una palla break ma riesce a mantenere il servizio. Il serbo ha alzato il livello del suo gioco e mantiene la battuta con maggiore facilità. Sinner adesso sente il suo avversario in partita e sa di dover tenere alta la concentrazione. L’azzurro si aggrappa al servizio in questa fase di grande equilibrio. Il match viene interrotto sul 5-5 e 40-40 per un malore sugli spalti. Si va al tie-break. Djokovic scappa via due volte prima sul 2-0 poi sul 4-2. Sinner recupera e fa 5-4 poi spreca con un dritto in rete il match point sul 6-5. Djokovic è più freddo e vince 8-6.

Nel quarto set Sinner serve per primo e si conquista subito tre palle break, Djokovic si salva mettendo sempre la prima di servizio. In vantaggio da 40-0 il serbo ha di nuovo un black-out e cede il servizio, è 3-1 Sinner. Dopo un game equilibratissimo, Jannik vola 4-1. Ormai si gioca solo sul servizio di Jannik. Sul 5-3 l’azzurro commette il primo doppio fallo della partita, va sotto 15-30, poi mette le cose a posto con un ace. Poi chiude finalmente al primo match point.

Le prime parole di Sinner

“È stata una partita durissima. Ho iniziato benissimo nei primi due set, Nole ha sbagliato tanto. Ho sbagliato un match point nel 3°, ma volevo essere pronto per il set successivo. Ho iniziato alla grande e non vedevo l’ora di giocare questa partita”. Così Jannik Sinner a caldo dopo la vittoria in 4 set su Novak Djokovic che lo qualifica alla finale dell’Australian Open, sua prima finale in un torneo del Grande Slam.

“Avevo perso con Nole a Wimbledon, ho imparato da quella partita. Fa parte del mio processo di crescita – prosegue il numero 4 del mondo -. Giochiamo in modo simile, la risposta è il nostro punto forte. Cercavo di far partire lo scambio, non dico le tattiche perché ho la sensazione che faremo qualche altra partita contro. Mi ero allenato con Djokovic quando avevo 17 anni, cercavo di imparare dai migliori. Mi aveva consigliato di essere imprevedibile, di migliorare il servizio e ho la sensazione di poter migliorare ancora. Volevo essere preparato, dallo scorso anno la fiducia è altissima ed ero sicuro di poter giocare contro i migliori del mondo. Scenderò in campo con il sorriso e darò il massimo nella mia prima finale Slam”.

“Zverev o Medvedev? La guarderò, mi piace guardare il tennis e la guarderò tranquillo. Sono 2 giocatori incredibili, sarà interessante. Vediamo chi affronterò domenica. La mia famiglia è a casa e starà a casa: saluto tutti i tifosi italiani, abbiamo anche la finale di doppio ed è bello essere ancora in corsa”, conclude il 22enne altoatesino.

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