Nella città di Gaza i carri armati delle Forze di difesa israeliane (Idf) avrebbero sparato su una folla di palestinesi che stava aspettando di ricevere aiuti umanitari. La vicenda è ancora frammentata, non si conoscono le cause del presunto attacco né è possibile al momento avere un quadro completo della situazione. Secondo quanto fin qui emerso il bilancio sarebbe tuttavia drammatico, con almeno 20 persone uccise e altri 150 feriti. Testimoni oculari hanno riferito che il raid sarebbe avvenuto in piazza Kuwait, ad est del quartiere di Zeitoun. La situazione viene descritta come molto critica.
Cosa è successo a Gaza
Secondo quanto riportato da Al Jazeera Arabic, l’attacco nella città nel nord della Striscia, devastato dalla guerra, le Idf avrebbero colpito persone in attesa di ricevere aiuti umanitari a Gaza City. Il portavoce della protezione civile, Mahmoud Basal, ha detto che le squadre di soccorso non sono state in grado di raggiungere la scena, bloccate dalle stesse forze israeliane.
Il portavoce del ministero della Sanità della Striscia di Gaza controllato da Hamas, Ashraf al-Qudra, ha parlato di un massacro di “bocche affamate“. “L’occupazione israeliana ha commesso un nuovo massacro contro migliaia di bocche affamate che aspettavano aiuti“, ha detto l’alto funzionario. Il rischio, secondo lui, è che il numero delle vittime aumenti perché molti feriti sono gravi e sono stati portati presso l’ospedale Al-Shifa, che è senza forniture mediche e ha solo pochi medici che lavorano, ha chiarito al-Qudra.
Gli spari contro la folla
In un filmato condiviso da Reuters si può sentire un uomo dire: “Ora le forze di occupazione stanno aprendo il fuoco contro i cittadini mentre ricevono aiuti umanitari nel nord della Striscia (di Gaza), nel quartiere di Al Zeitoun. Questo è il suono degli spari“. L’agenzia è stata in grado di confermare la posizione del video in base ai suoi metadati, girato come detto nella zona di Zeitoun, nella città di Gaza, il 24 gennaio alle 14:04 ora locale.
Il Programma Alimentare Mondiale ha dichiarato che pochissimi aiuti alimentari sono arrivati oltre il sud di Gaza dall’inizio del conflitto con Israele, e che sacche dell’enclave palestinese restano a rischio di carestia.
L’esercito israeliano ha spiegato che sta esaminando le accuse secondo cui le sue forze avrebbero aperto il fuoco sulla folla di palestinesi. Le truppe e i carri armati delle Idf sono entrati nella città di Gaza poco dopo l’inizio dell’invasione di terra in ottobre e da quel momento in poi hanno combattuto in loco contro i combattenti palestinesi di Hamas. In compenso, la Brigata Givati delle stesse Idf ha condotto un’operazione negli ultimi giorni con altre unità della 98ma Divisione nell’area di Khan Yunis, nel sud della Striscia, durante cui sarebbero stati uccisi numerosi membri del movimento islamista palestinese. Lo hanno riferito le Idf sul proprio sito web, pubblicando diverse immagini delle operazioni della Brigata Givati. I militari israeliani hanno anche fatto irruzione in diversi siti strategici di Hamas nell’area di Khan Yunis e vi hanno trovato alcuni depositi di armi, hanno aggiunto le Idf.