Per incentivare l’utilizzo dell’acqua potabile direttamente dal rubinetto di casa e “ridurre il consumo di contenitori di plastica” come spiega l’Agenzia delle Entrate, ecco un bonus statale che vale il 50% (in credito di imposta) delle spese sostenute per acquistare e installare i sistemi preposti a erogare l’acqua filtrata.
Di cosa si tratta
In pratica si avrà a disposizione un massimo di mille euro per ogni immobile di pertinenza delle persone fisiche e fino a cinquemila euro per tutti gli immobili adibiti “all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali”, come spiega una nota dell’Agenzia. Ma come sono impiegate le risorse? Come detto, dovranno essere montati sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare. Tutto questo viene fatto nell’ottica di migliorare in maniera qualitativa l’acqua per il consumo umano che viene erogata dagli acquedotti e ridurre via via quella imbottigliata nei contenitori di plastica.
Quando fare domanda
Il bonus acqua potabile sarà possibile richiederlo a partire dal 1° febbraio entro e non oltre giorno 28 dello stesso mese. “Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea, con tempi e modalità che saranno indicate sul sito internet dell’Enea”, fa sapere il sito web delle Entrate. Ma come si fa la domanda? Basta collegarsi con il sito web di cui abbiamo appena parlato, entrare all’interno dell’area riservata fino a cliccare su “Servizi” dove si troverà l’opzione per il bonus acqua potabile nella categoria “Agevolazioni”, sotto la voce “Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile“.
Nel modello da compilare bisogna inserire l’esatto importo delle spese sostenute dove si calcolerà l’importo del credito d’imposta che spetta di diritto. L’Agenzia delle Entrate fa sapere il totale delle spese dovrà essere documentato tramite la fattura elettronica oppure da un documento commerciale dove si trova il codice fiscale della persona fisica che ha richiesto il bonus. I pagamenti vanno effettuati tramite bonifici postali o bancari e con tutti gli altri sistemi elettronici che non siano i contanti.
Questo incentivo statale era stato introdotto inizialmente per il biennio 2021-2022 e successivamente prorogato fino al 2023 dalla Legge di Bilancio 2021 (articolo 1, commi 1087 e 1089, Legge 178/2020). La proroga, però, non è valida per i costi del 2024 tant’é che la detrazione si riferisce alle spese sostenute l’anno scorso. L’attuale disponibilità dei fondi non è superiore a 500mila euro come ricorda IlMessaggero.