Sinner mette il sigillo, la Coppa Davis è dell’Italia 47 anni dopo

Jannik e Pecco, il sole italiano sorge ancora

L’Italia del tennis scrive una pagina storica dello sport italiano e conquista la Coppa Davis.

Gli Azzurri (Jannik Sinner, Matteo Arnaldi, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego e Simone Bolelli) guidati dal capitano Filippo Volandri hanno battuto l’Australia 2-0, nell’ultimo atto della fase finale andata in scena Palacio de Deportes Martin Carpena di Malaga.

Un trionfo atteso ben 47 anni. Parliamo del 1976 quando Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli, capitanati da Nicola Pietrangeli, tornarono vincitori dalla leggendaria trasferta nel Cile di Pinochet. Il punto decisivo arriva grazie a Jannik Sinner, protagonista assoluto della settimana di Malaga, con conferma la sua imbattibilità, battendo Alex de Minaur in due set col punteggio di 6-3 6-0.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha invitato al Quirinale la squadra vincitrice della coppa Davis. L’incontro – si è appreso – avverrà il prossimo 21 dicembre.

Il trionfo di Sinner

Una partita condotta con grande maturità e saggezza e totalmente dominata nel secondo set da parte di Jannik, che non risente assolutamente della stanchezza dopo l’impresa di ieri contro la Serbia. D’altronde i precedenti (5-0 per l’azzurro) parlano chiaro: de Minaur (attualmente n.12 del ranking) è un ottimo incontrista ma anche stavolta ha dimostrato di non avere davvero armi per contrastare il tennis di Sinner.

L’australiano parte con grande determinazione mentre Jannik ci mette un po’ a registrare i suoi colpi. Il break per l’azzurro arriva però inesorabile al terzo game. La pesantezza dei colpi di Sinner fa male a de Minaur, che con grande caparbietà prova a ribattere colpo su colpo. L’altoatesino manca l’occasione per portarsi 5-2 poi salva una palla break sul 4-3 grazie al servizio. Infine sfrutta il set point nel game successivo per il 6-3 finale. la partita finisce praticamente quindi, il resto è un monologo tutto di Sinner.

Nel secondo set l’azzurro indirizza subito la partita sul suo binario preferito. Conquistato il break al secondo game, vola subito 3-0. Ora c’è solo un giocatore in campo, Sinner mostra tutto il suo immenso repertorio con colpi d’alti a scuola. Nemmeno de Minaur ci crede più, Jannik chiude 6-0 al terzo match point. L’Italia può sollevare la leggendaria “Insalatiera d’argento”, 47 anni dopo l’ultima volta.

Arnaldi supera Popyrin in tre set

Nel primo singolare, tra i numero due, Matteo Arnaldi (n.44) ha battuto Alexei Popyrin (n.40) in tre set col punteggio di 7-5 2-6 6-4, in una partita dagli scarsi contenuti tecnici e piena di errori, da parte di entrambi i giocatori, bloccati dall’enorme posta in palio.

Con grandi sofferenze il tennista ligure la spunta contro l’australiano, un giocatore dal grande servizio, ma che soffre gli spostamenti laterali e gli scambi da fondo. Nel primo set l’azzurro conquista il break per primo, portandosi sul 3-1, ma restituisce subito dopo il servizio. È Arnaldi ad avere le migliori occasioni con tre set point sprecati sul 5-4, poi subito dopo si salva cancellando due break point. Sul 6-5 Popyrin va in confusione in battuta e regala il primo set all’italiano.

Il secondo set inizia malissimo per Arnaldi, che perde subito il servizio. Popyrin comincia a giocare più sciolto e scappa via 3-0 con doppio break, aiutato dagli errori dell’azzurro. Il tennista ligure esce dalla partita con un lungo passaggio a vuoto. Senza particolari problemi l’australiano mantiene il vantaggio e vince il secondo set 6-2.

Nel terzo set l’azzurro prova a scuotersi ma continua a soffrire tremendamente al servizio mentre Popyrin tiene agevolmente i suoi turni in battuta. Arnaldi riesce ad annullare sette palle break totali e sale sul 4-3. Nel game successivo è l’australiano ad andare in difficoltà ma annulla con un ace la palla del 5-3. Ancora un’altra occasione break per Popyrin ma Arnaldi difende con i denti il servizio e fa 5-4. Sul 30-30 il net corregge il colpo dell’azzurro e Popyrin sparacchia fuori il dritto. L’azzurro lo capitalizza subito con un bel passante di rovescio, non controllato dall’Aussie. Italia avanti 1-0.

Le reazioni

“È una gioia per gli italiani che sono venuti fino a qui a Malaga, e per tutti quelli che stanno a casa e hanno tifato per noi. È una cosa grande”. Così Jannik Sinner, ancora sul campo dopo la vittoria della Coppa Davis, prima della premiazione. “In questa stagione abbiamo sofferto – ha detto il tennista azzurro, alla Rai – ma siamo una squadra unita, e ognuno di noi può sorridere di questo successo. Chiudere così la stagione è bellissimo, ci dà molta energia per preparare la prossima”.

“Questo è un progetto partito da lontanissimo, tra miliardi di difficoltà ma i ragazzi mi sono stati sempre vicini, ho sempre avuto il loro supporto. E da quando è arrivato qui Matteo (Berrettini ndr) siamo diventati ancor più famiglia. Sono super orgoglioso di loro, non ho più parole”. Così il capitano azzurro Filippo Volandri, ai microfoni di RaiSport dopo il trionfo dell’Italia nella finale di Coppa Davis.

“Dopo il primo match ero tranquillo e sicuro, Sinner non poteva perdere. È stata una bellissima vittoria, sofferta ieri però meritata: in questo momento credo che l’Italia sia nettamente la più forte. Se pensiamo che ci manca un giocatore come Berrettini, che soprattutto su questi campi ci sa fare, allora saremmo imbattibili”. Così Adriano Panatta, dagli studi della Rai, commenta il trionfo dell’Italia contro l’Australia. “Mi sono levato un pensiero – scherza Panatta -,così almeno ora chiameranno loro. Jannik contro Djokovic ha giocato un match pazzesco, in questo momento è lui il numero uno al di là delle classifiche, che non contano: ora si vede che questo ragazzo è lì, e secondo me ci rimarrà per tanto tempo”.

Il cammino dell’Italia

Sinner e compagni sono arrivati alla finale sempre in rimonta. Straordinaria la vittoria di ieri in semifinale contro la Serbia con l’altoatesino grande mattatore. Il n.1 italiano è riuscito a battere Djokovic per ben due volte in un giorno. Prima in singolare dopo un incredibile partita al terzo set poi in doppio in coppia con Sonego, ribaltando l’iniziale vantaggio di Kecmanovic, vincitore su Musetti. Ai quarti di finale invece, la squadra azzurra ha superato l’Olanda 2-1, con il punto decisivo di Sinner e Sonego nel doppio. Jannik aveva pareggiato vincendo il singolare (contro Griekspoor), dopo la sconfitta di Arnaldi (contro Van de Zandschulp).

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