Riflettori accesi sulle armi all’Ucraina oggi in Aula al Senato. In programma la discussione del disegno di legge n. 200, ‘disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina’. Nella pila di emendamenti e ordini del giorno, spunta quello della Lega che chiede al governo guidato da Giorgia Meloni di“farsi carico, nelle competenti sedi europee, di una concreta e tempestiva iniziativa volta a sviluppare un percorso diplomatico, al fine di perseguire una rapida soluzione del conflitto”.
Entrando nel dettaglio del testo firmato dal capogruppo del Carroccio Massimiliano Romeo, si prende atto che “i ventitré mesi di combattimenti hanno chiarito che nessuna delle due parti ha la capacità di ottenere una vittoria militare decisiva sull’altra, ed è pertanto impossibile pensare ad una soluzione esclusivamente militare”. Secondo la Lega, dunque, diventa fondamentale sviluppare una visione di come finirà il conflitto tra Mosca e Kiev. Il partito di Salvini ricorda inoltre come“i numerosi sforzi della comunità internazionale nei confronti del popolo ucraino si sono rivelati fino ad ora essenziali ma non sufficienti per neutralizzare la minaccia russa” e quindi il Cremlino “ha aggirato le sanzioni occidentali, fortificando le partnership con paesi del sud globale (Corea del Nord, Cina, Iran) che rappresentano una minaccia per gli equilibri geopolitici attuali”.
Le richieste della Lega sono chiare: è necessario un cambio di strategia. Ma c’è di più secondo il Carroccio:“Anche l’opinione pubblica italiana non supporta più pienamente gli aiuti militari che il nostro Paese continua a inviare in sostegno all’esercito ucraino e auspica una soluzione pacifica e diplomatica del conflitto”. Il riferimento è ai recenti sondaggi realizzati da Demos-Lapolis e riportati da Repubblica: mai coì basso il sostegno degli italiani (42%) agli aiuti militari a Kiev dall’inizio della guerra. Dibattito aperto tra commenti e schermaglie, con il Movimento 5 Stelle pronto a sottoscrivere e votare l’odg del Carroccio e il buonsenso di Forza Italia con Maurizio Gasparri che definisce il testo “ragionevole“, evidenziando che “il tavolo di pace si può fare soltanto se cessano gli attacchi e i bombardamenti dei russi, altrimenti gli ucraini mai si siederanno a un tavolo di pace”. Ricordiamo che alla fine del 2023 il governo ha approvato l’ottavo decreto per l’invio di armi al Paese di Zelensky e ha prorogato fino al 31 dicembre del 2024 l’autorizzazione ad aiuti militari a Kiev.