L’esercito di Mosca si prepara alla guerra atomica. L’agenzia di stampa Tass ha riferito che gli scienziati dell’Accademia russa di logistica hanno creato un simulatore che imita un’esplosione nucleare a livello del terreno, in modo da addestrare le forze di terra della Federazione nelle operazioni di combattimento che coinvolgono questo genere di armi.
“Il dispositivo offre una chiara simulazione delle caratteristiche visive – l’effetto di impatto, il lampo di luce e la nube di polvere a forma di fungo – di un’esplosione nucleare a terra”, si legge nel rapporto del media del Cremlino. “L’invenzione sarà utilizzata nelle esercitazioni e nell’addestramento pratico per migliorare la preparazione delle forze di terra nel contesto dell’uso delle armi nucleari, nonché delle unità di ricognizione per quanto riguarda il rilevamento dei parametri e dell’epicentro di un’esplosione atomica”. Il nuovo simulatore sostituirà l’obsoleto Iu-59 e verrà affiancato all’ Iab-500, che imita l’utilizzo di un ordigno termonucleare Rn-24 ed è stato sviluppato specificatamente per l’addestramento dell’”aviazione in prima linea”, rendendo quindi “economicamente infattibile” il suo uso per le forze di terra.
Secondo diversi analisti e osservatori, il rischio di un conflitto atomico è aumentato dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Nel 2023, in molti hanno guardato con preoccupazione al trasferimento di armi nucleari della Federazione in Bielorussia. “Sono un elemento di deterrenza, in modo che tutti coloro che pensano di poterci infliggere una sconfitta strategica siano consapevoli delle conseguenze”, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin a luglio. Un avvertimento diretto, dunque, agli Stati Uniti e agli altri Paesi della Nato che hanno e continuano tutt’oggi a sostenere Kiev a livello sia politico, sia militare.
Diverse personalità vicine allo zar hanno contribuito ad accrescere la tensione, primo tra tutti il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitri Medvedev che più volte ha ventilato la possibilità di una risposta nucleare in caso di attacchi ucraini su suolo russo con missili a lungo raggio forniti dall’Occidente. In questo clima da Guerra Fredda, anche gli Stati Uniti hanno annunciato un aggiornamento del loro arsenale atomico, con lo sviluppo di un nuovo ordigno iniziano nell’ottobre 2023. La decisione ha fatto seguito alla Nuclear posture review del 2022, secondo cui Washington deve necessariamente potenziare le proprie armi nucleari per scoraggiare avversari come la Russia o la Cina.