È polemica su Giovanni Caruso, l’avvocato che oggi difende Filippo Turetta, il giovane accusato dell’omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin. Il motivo è che il legale è anche professore ordinario di Diritto penale all’Università di Padova, l’ateneo frequentato da Giulia. Due condizioni inconciliabili per alcuni, tanto che su Change.org è partita una petizione online in cui viene chiesto al docente di rinunciare alla difesa di Turetta, oppure all’università di dissociarsi dalla scelta, definita inopportuna, del suo professore.
Scoppia la polemica
“L’Università di Padova, attraverso la sua rettrice e in numerose forme, ha espresso il suo cordoglio per la morte di Giulia Cecchettin, laureanda dell’ateneo, e si è schierata contro la violenza sulle donne. Solo a parole, però, perché nei fatti un suo importante membro, l’avvocato Giovanni Caruso, professore ordinario di Diritto Penale, ha assunto la difesa del suo assassino (reo confesso) Filippo Turetta“, si legge nella petizione lanciata lo scorso novembre su Change.org. E, ancora: “Se davvero L’Università di Padova è vicina alle donne vittime di violenza e vuole sostenere questa lotta, si renda estranea alla difesa di chi ha commesso un omicidio efferato e la cui colpevolezza è indubitabile. Non si può stare al tempo stesso con le vittime e con i carnefici! Caruso rinunci alla difesa di Turetta o, in caso contrario, L’Università di Padova si esprima pubblicamente, dissociandosi dalla scelta totalmente inopportuna del professor Caruso“.
Insomma, per chi ha lanciato la petizione, Giovanni Caruso non può difendere Turetta perché docente della stessa Università frequentata da Giulia Cecchettin. Polemica anche sull’ateneo, che da un lato conferisce alla 22enne di Vigonovo la laurea ad honoris causa, dall’altra non si pronuncia e non prende le distanze da uno dei suoi docenti, che difende Turetta. Al momento, tuttavia, i risultati della raccolta firme non sono stati così incoraggianti, dato che si sono raggiunte solo 165 adesioni.
La risposta del rettore
Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova, ritiene incredibile la petizione. “Siamo arrivati a un corto circuito per un Paese democratico. Nel nostro Stato tutti hanno diritto alla difesa, compreso il signor Turetta. Oltretutto l’Università mai potrebbe dire al professor Caruso, bravissimo docente che esercita anche la libera professione, se può o meno tenere la difesa di qualcuno“, ha commentato ai microfoni del Corriere.
Dello stesso avviso anche il Consiglio direttivo dell’associazione italiana dei professori di diritto penale, secondo il quale “la difesa che sta esercitando Caruso, legittimamente, non può far dubitare della condivisione civica ed etica del contrasto alla violenza di genere che noi, come docenti di diritto penale, sviluppiamo nella didattica”.