Beppe Grillo torna a parlare della tensione in Medio Oriente e naturalmente si tratta di un attacco feroce a Israele. Il garante del Movimento 5 Stelle ha pubblicato sul suo blog un link a un articolo del Guardian che denuncia il piano di Tel Aviv di utilizzare l’acqua come arma contro i palestinesi.“L’acqua è una delle risorse più preziose in Israele e nei territori palestinesi. Ma c’è un forte squilibrio nel modo in cui questa risorsa viene distribuita”, l’esordio del comico genovese: “Nella Cisgiordania occupata, le fattorie di proprietà israeliana prosperano, mentre i palestinesi spesso non hanno abbastanza acqua da bere. E a Gaza, i palestinesi si trovano ad affrontare livelli mortali di carenza idrica. Josh Toussaint-Strauss esamina come Israele abbia preso il controllo dell’approvvigionamento idrico della regione e abbia creato una crisi mortale per i palestinesi”.
Una situazione dolorosa per tanti innocenti, ma Grillo nel suo j’accuse ha omesso qualche dettaglio. Il problema dell’approvvigionamento dell’acqua nella Striscia di Gaza è sempre stato problematico, anche prima della dura reazione dello Stato ebraico per l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Molte infrastrutture sono state distrutte nel corso degli ultimi anni e la rete idrica di tubature funziona a malapena, tanto da spingere gran parte della popolazione palestinese ad affidarsi a un centinano di impianti di desalinizzazione dell’acqua.
E poi c’è la guerra, che purtroppo non guarda in faccia nessuno. Dimenticando qualsiasi responsabilità di Hamas, Grillo ha puntato il dito contro Israele, parlando di“crisi mortale”. L’acqua è stata spesso trasformata in un’arma di guerra, diventando molto più letale delle armi di distruzione di massa. A rimetterci sono gli innocenti, a partire dai bambini, costretti a ricorrere a scorte di acqua “inadeguate per il consumo umano” secondo l’Onu, con tutti i rischi del caso. Ma la situazione palestinese non è un caso isolato: secondo il Pacific Institute, nel 2022 i conflitti per l’acqua documentati sono almeno 228. Ed è particolarmente curioso che il comico non abbia anche citato le responsabilità della Russia: se Israele ha risposto con forza all’attacco di Hamas, Mosca ha deciso di invadere Kiev per le mire imperialistiche del presidente Vladimir Putin. E il Cremlino per primo ha bombardato in modo strategico dighe e impianti di trattamento delle acque, per colpire sia civili che militari. Omissioni forse casuali, ma comunque significative, che testimoniano un orientamento ben preciso.