Nuove e inquietanti ombre sui Boeing 737 Max 9 già fermati a tempo indeterminato fino a quando non verrà fatta chiarezza sugli episodi che hanno riguardato il distacco del portellone, in volo, di un Alaska Airlines e dei bulloni trovati allentati su un altro aereo, questa volta della American Airlines. Purtroppo, però, non si tratterebbe di casi isolati ma di un “problema sistemico” di questa tipologia di aerei dal momento che ne sono già stati trovati altri nella stessa situazione.
La confessione dell’ad
A dichiararlo è stato l’amministratore delegato di Alaska Airlines, Ben Minicucci, in un’intervista esclusiva rilasciata all’emittente televisiva americana Nbc News che ha raccontato cosa è emerso da nuove ispezioni interne a bordo degli aerei Boeing 737 Max 9 della compagnia aerea dopo il quasi disastro in volo che soltanto per una combinazione fortunata di eventi non ha causato vittime: molti altri aerei avrebbero avuto bulloni allentati, è questa la triste verità emersa nelle ultime ore. “Sono più che frustrato e deluso. Sono arrabbiato. Questo è successo all’Alaska Airlines. È successo ai nostri ospiti ed è successo alla nostra gente. E la mia richiesta a Boeing è cosa faranno per migliorare i loro programmi di qualità internamente”, ha dichiarato Minicucci.
La dichiarazione della Faa
Dopo l’incidente, la Federal Aviation Administration (Faa) americana ha ordinato l’immediato stop al volo di tutti gli aerei Boeing Max 9 avviando indagini sulla sicurezza oltre a interpellare direttamente produttori e fornitori dei Max 9 della“per valutare la conformità di Boeing alle procedure di qualità approvate“. La multinazionale americana è sottoposta a monitoraggi rafforzati sui propri velivoli con i dubbi, leciti, che i sistemi di controllo qualità di Boeing non siano sufficientemente adeguati visti i recenti precedenti. “Dati i precedenti tragici incidenti dell’aereo Boeing 737 Max, siamo profondamente preoccupati che i bulloni allentati rappresentino un problema sistemico con le capacità della Boeing di produrre aeroplani sicuri“, hanno dichiarato i senatori americani Ed Markey, JD Vance e Peter Welch all’amministratore delegato di Boeing, Dave Calhoun.
Quando torneranno a volare
I tempi saranno, inevitabilmente, lunghi: non c’è al momento, infatti, una data precisa per la rimessa in servizio dei 737 Max Boeing perché la Faa non ha ancora concluso le proprie indagini e la manutenzione sui velivoli a rischio. Per l’Alaska Airlinesi si tratta di un problema non di poco conto visto che la compagnia conta, nella sua flotta, la più elevata percentuale di aerei Max 9 tra tutte le principali compagnie aeree con numerose cancellazioni e migliaia di passeggeri rimasti a terra.
Minicucci ha fatto sapere alla Nbc News che adesso è compito della Boeing dimostrare come migliorerà il proprio controllo qualità garantendo che non si verificheranno mai più simili incidenti. Per estrema cautela l’Alaska Airlines sta avviando una propria ulteriore supervisione sulla linea di produzione della Boeing. “Stiamo inviando i nostri addetti all’audit per verificare i loro sistemi e processi di controllo qualità per garantire che ogni aereo che esce da quella linea di produzione e che arriva in Alaska abbia i più alti livelli di eccellenza e qualità“, ha concluso.
Nel frattempo, l’Amministratore delegato di United Airlines, Scott Kirby, in un’intervista alla Cnbc ha fatto sapere che la flotta futura dovrebbe privarsi anche dei Boeing 737 Max 10, una versione più recente del popolare jet.