Ennesimo duro colpo per le forze aerospaziali russe. Un velivolo da trasporto Ilyushin Il-76 si è schiantato nel distretto di Korochansky della regione di Belgorod, la città distante meno dei 30 chilometri dal confine ucraino e in passato bersaglio dei missili e dei droni di Kiev. La notizia è stata diffusa dal ministero della Difesa di Mosca e pare che, poco prima dell’annuncio, nell’area fosse scattato l’allarme antiaereo. Secondo quanto riferito dalle autorità locali, tutte le persone che si trovavano a bordo sono morte.
“Verso le 11.00 ora di Mosca, un aereo Il-76 si è schiantato durante un volo di linea nella regione di Belgorod”, si legge nel comunicato del dicastero russo. “A bordo c’erano 65 militari delle forze armate ucraine trasportati nella regione di Belgorod per uno scambio di prigionieri, sei membri dell’equipaggio dell’aereo e tre accompagnatori”. Stando a quanto riportato da Ria Novosti, una commissione speciale delle forze aerospaziali si è recata sul posto per indagare sulle cause del disastro. “Un team investigativo e il ministero per le Emergenze si trovano sul posto. Ho cambiato la mia agenda e mi sto dirigendo lì“, ha scritto su Telegram il governatore regionale Vyacheslav Gladkov, che ha poi anche annunciato il decesso di tutti i passeggeri. Anche il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov ha affermato di essere stato informato dell’incidente, ma si è rifiutato di scendere nei particolari perché “si tratta di informazioni abbastanza fresche, di cui ci stiamo occupando“.
Il capo della commissione Difesa della Duma russa Andrey Kartapolov ha dichiarato che, stando alle informazioni in suo possesso, l’abbattimento dell’Il-76 è stato causato da tre missili lanciati dall’esercito ucraino e ha definito l’accaduto come “l’ennesimo crimine del regime“. Non è stato ancora chiarito, però, il coinvolgimento di Kiev nell’incidente. Alcuni ufficiali hanno riferito all’Ukrainskaia pravda che lo schianto è stato opera delle forze armate del Paese invaso nel 2022, ma altri hanno smentito. Tutte le fonti dello Stato maggiore concordano sul fatto che l’Il-76 trasportava vettori per il sistema antiaereo S-300. Il quartier generale di coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra ha dichiarato di star lavorando per analizzare tutte le informazioni riguardo l’accaduto, sottolineando che per il momento le notizie arrivano solo da “fonti di propaganda nemica“. “Prima della pubblicazione di dichiarazioni o commenti ufficiali da parte di persone o organismi autorizzati, invitiamo i mass media e i cittadini ad astenersi dal diffondere informazioni non verificate“, si legge in una nota. “Sottolineiamo che il nemico sta conducendo attivamente operazioni informative speciali dirette contro l’Ucraina, che mirano a destabilizzare la società ucraina“. Il portavoce dell’intelligence militare di Kiev Andriy Yusof ha però confermato che era previsto per oggi uno scambio di prigionieri con la Russia, precisando che il processo “non ha ancora preso il via“. Pare inoltre che le autorità ucraine non fossero state informate delle modalità in cui lo scambio sarebbe dovuto avvenire.