Vicenda semplice: a Cuneo un padre strattona la figlia minorenne per strada e la riporta a casa. Motivo: lei aveva detto di stare che era con un’amica e invece era con il fidanzato. Esito: condannato a 1250 euro di multa. Mia opinione molto indecisa: quando erano ragazzo io feci le elementari dalle suore e picchiavano tutti, bacchettate sulle mani e schiaffi, e non eravamo nell’Ottocento. I tempi cambiano e i ragazzi non si toccano, giustamente (così come le donne, a meno che la donna non sia più forte di te, però non so se è contemplata l’ipotesi).
I metodi educativi violenti sono banditi dalla nostra società da tempo, pensate che noi negli anni Ottanta crescevamo con La casa nella prateria, un telefilm dove i genitori punivano i figli con la cinghia. In ogni caso un ceffone ce lo siamo preso tutti anche in epoca moderna.
Insomma, tornando al caso di cui sopra, vorrei capire come era questo strattonamento, chi era il fidanzatino, e comunque sia l’avrà valutato il giudice: uno strattonamento da 1250 euro. Per cui ritengo niente di gravemente condannabile, perché può essere grave un atto su una figlia di minorenne che costa 1250 euro? Meno di un iPhone. Tanto valeva dirgli di non farlo più.
C’è poi una mia opinione di papà di una figlia di undici anni, che amo più nella mia vita, e mai le torcerei un capello, e tra poco ne avrà dodici, e poi tredici, e poi uscirà, e lì finirà la mia vita serena. Essere padri apprensivi è difficile, perché spesso tua figlia o tuo figlio sono le persone che ami di più (dico spesso, anche lì dipende dalle persone). Credo anche che mai mi mentirebbe, perché abbiamo un rapporto molto aperto. Ma se succedesse? Se con chi esce non mi piace? Credo che, per sicurezza, comprerò una pistola. Ma non per lei, per me stesso. Non credo costi più di 1250 euro.