Sei volte, con scritte antisemite e insulti choc contro gli ebrei, ha propagandato “idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale ed etnico“. Rischia il processo per istigazione all’odio razziale un 57enne di Corsico, nel milanese, che lavora in una ditta di pulizia e disinfestazione.
“Viva Hitler, ebrei b.. nei forni“, con di fianco stelle di David, e altre scritte ingiuriose in due aree (il bar e un ascensore) dell’ospedale San Giuseppe di Milano, che avrebbe realizzato l’11 ottobre dello scorso anno. Nello stesso ospedale sarebbe tornato otto giorni dopo, il 19 ottobre, per altre scritte offensive, questa volta sui muri dei bagni della sala prelievi e del bar.
Sempre il 19 ottobre, stando all’avviso di conclusione delle indagini firmato dal pm Enrico Pavone, l’uomo, difeso dall’avvocato Massimo Colaianni, avrebbe realizzato scritte offensive contro gli ebrei in una panetteria di via Soderini a Milano. “Viva Hamas, Ebrei vi facciamo saltare tutti“, e anche “assassini“, alcune delle scritte. Il 13 ottobre un altro episodio sui muri del bagno dell’area accettazione del Centro diagnostico italiano di Milano in via Saint Bon.
Le indagini, in cui sono state analizzate le immagini delle telecamere di videosorveglianza, sono state realizzate dai carabinieri del nucleo informativo di Milano. Nella perquisizione a casa sua sono stati ritrovati un pennarello e l’abito da lavoro compatibile con quella ripresa dalle video camere.
Il 57enne – che non è noto per appartenere a organizzazioni di stampo antisemita – avrebbe agito da solo per propagandare odio contro gli ebrei. Avrebbe per esempio aperto alcuni profili Facebook – dietro falso nome – con l’immagine del profilo ritraente capi di organizzazioni terroristiche tra cui Hamas. Sempre sui social avrebbe pubblicato diversi post ingiuriosi contro Israele e il popolo ebraico.