Minacciata di pubblicare i video in cui entrambi erano “in atteggiamenti intimi” se avesse intrapreso azioni legali contro di lui. E cioè se avesse contestato il contratto con cui Fabrizio Corona si impegnava a promuovere il suo libro (dietro compenso). Con queste accuse è finito nuovamente a processo a Milano l’ex agente fotografico. É accusato di tentata estorsione. È stata una donna di 31 anni, di origini moldave ma residente nel lodigiano, a querelarlo e oggi Corona è stato rinviato a giudizio dal gip Cristian Mariani.
Corona ha finito di scontare a fine settembre scorso, dopo oltre dieci anni, il cumulo pene delle condanne definitive e dovrà presentarsi nuovamente a processo il 12 aprile. Secondo la denuncia della 31enne, assistita dall’avvocato Angelo Morreale, l’avrebbe minacciata “larvatamente”, scrive il pm, di “divulgare video che li ritraevano in atteggiamenti intimi“, se lei gli avesse fatto causa. Causa che intentò, comunque, tanto che il procedimento civile è tuttora in corso.
Ecco le frasi che le avrebbe rivolto: “Andiamo in udienza che poi proietto tutto quello che ho (…) sono delle cose che sono successe contrattualmente, no? pensi di essere furba? o più forte? o migliore? (…) se vuoi ti mando la copia del video (…) in una questione processuale penale e civile utilizzerò questi video! No, non ti sto minacciando“. Agli atti dell’inchiesta, infatti, sono finite alcune chat e anche una telefonata tra i due. In udienza “ci saranno delle sorprese”, ha affermato l’avvocata Cristina Morrone che difende Corona assieme all’avvocato Ivano Chiesa.