Emergono nuovi dettagli sul presunto omicidio-suicidio che ha scosso la piccola comunità di Agropoli, in provincia di Salerno. Annalisa Rizzo e Vincenzo Carnicelli erano in procinto di separarsi ma fino alla lite che ha scatenato il delitto non c’erano state particolari avvisaglie di pericolo. È stata anche smentita la versione iniziale secondo la quale i vicini sarebbero stati messi in allarme dalle grida provenienti dall’appartamento, perché nessuno ieri mattina sembra essersi accorto di nulla. L’unico campanello d’allarme, che ha fatto scattare i soccorsi, è rappresentato dalle mancate risposte al telefono da parte della donna, che ogni mattina si sentiva con sua madre.
È stata lei a capire che qualcosa non andava, preoccupata per quel telefono che squillava a vuoto, così inusuale per Annalisa. Insieme al marito, infatti, si è presentata a casa della figlia, di cui aveva le chiavi, facendo la macabra scoperta. Alle 9.45 circa, ha spiegato il comandante della compagnia dei carabinieri di Agropoli, Giuseppe Colella, “la nostra centrale operativa ha ricevuto una telefonata nella quale venivamo informati del rinvenimento di due cadaveri“. I due si trovavano in camera da letto, riversi in una pozza di sangue. Tutto questo avveniva mentre la figlia della coppia, una tredicenne, dormiva nella stanza accanto senza accorgersi fortunatamente di nulla. Ora si troverebbe in stato di choc, affidata ai parenti che dovranno prendersene cura in attesa della decisione di un giudice.
“L’ipotesi più plausibile è che si sia trattato di un omicidio-suicidio ma stiamo svolgendo tutti gli accertamenti per escludere il coinvolgimento di terze persone“, ha proseguito il comandante. Sarà fondamentale l’esame autoptico per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. L’analisi verrà probabilmente eseguita già nel pomeriggio di oggi Intanto, stando ai primi esami eseguiti sui cadaveri, sembra che la donna abbia tentato un’estrema difesa con un taglierino per difendersi dal marito, che sarebbe stato trovato tra le sue mani al momento del rinvenimento. Per il momento, l’ipotesi dell’omicidio-suicidio resta comunque quella maggiormente accreditata. L’uomo potrebbe aver ferito mortalmente la moglie con un coltello a lama lunga prima di usare la stessa arma per togliersi la vita. Annalisa aveva una ferita profonda alla giugulare, che potrebbe essere la causa della morte, mentre Vincenzo ha riportato una ferita al collo. Proprio perché entrambi presentano diverse ferite sul corpo non è esclusa l’ipotesi di un omicidio per mano di una terza persona.