Aumenta il costo dei conti correnti bancari: è la fotografia di Bankitalia con il suo Report sui costi sostenuti dagli italiani nel 2022. È emerso che c’è una spesa maggiore di 9,3 euro rispetto al 2021 con un importo annuo pari a 104 euro.
Quali sono le cause
Gli aumenti sono derivati dalla “crescita sia delle spese fisse sia di quelle variabili, che hanno contribuito rispettivamente per il 63,4 e per il 36,6% all’aumento complessivo”. Nel caso specifico, le cause maggiori sono dovute alle spese e, in maniera particolare, ai canoni mentre le spese variabili sono cresciute “sia per effetto della maggiore operatività della clientela sia per l’aumento dei costi delle operazioni“. A preoccupare maggiormente i consumatori è che si tratta “del settimo aumento consecutivo della spesa“: dal 2011 al 2022 la variazione delle spese fisse ha avuto un ruolo fondamentale nelle spese di gestione con una fase di espansione iniziata soprattutto nel 2016.
Quanto costa un conto online
È chiaro che a convenire maggiormente sono i conti correnti online da momento che gli aumenti sono stati minimi e pari a 0,7 centesimi di euro con un costo annuo di 33,7 euro: dal canto loro, i conti correnti postali aumentano di meno di due euro su base annua passando da 58 a 59,6 euro. L’indagine sulle spesa dei conti correnti ha raccolto informazioni cosiddette “analitiche” sulle spese delle famiglie italiane nel corso dell’anno: Bankitalia sottolinea che “per ciascun conto e per ciascun servizio ad esso associato sono rilevati il numero di operazioni svolte nel corso dell’anno e la spesa corrispondente, permettendo di calcolarne il relativo costo unitario. La stima della spesa viene calcolata sulla base degli effettivi comportamenti dei correntisti osservati nel corso di un anno intero e sulle condizioni concretamente applicate piuttosto che in funzione di ipotetici panieri di servizi fruiti dai consumatori”.
Le rilevazione sono state condotte su oltre dodicimila conti correnti bancari, oltre mille conti online non riferibili a sportelli e su mille conti correnti postali: specialmente quelli online, sono di particolare interesse perché rivolti a utenti che intendono svolgere operazioni quasi esclusivamente tramite Internet. La spesa dei conti online “permane su un livello ancora significativamente inferiore a quello dei conti bancari convenzionali – spiega Bankitalia – il divario di spesa, aumentato fino ad arrivare a 70,2 euro (61,8 euro nella rilevazione precedente), è legato alla crescita della spesa di gestione dei conti tradizionali”.
“Aumenti ingiustificati”
Gli aumenti sui conti correnti bancari sono considerati “incredibili e ingiustificati” perché “ben superiori al tasso di inflazione registrato nello stesso periodo, ci appaiono a dir poco speculativi“: lo ha dichiarato Nicola Criscuoli, presidente regionale Molise Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) sui dati di Bankitalia che hanno evidenziato spese più elevate per gestire un conto corrente. La denuncia avviene soprattutto per la “desertificazione degli sportelli bancari e degli ATM sta isolando intere zone del territorio nazionale, causando un’assenza di servizi sempre più evidente. I risparmi derivanti da questa desertificazione riguardano solo le banche, non i correntisti”.