“Aiutami”, poi l’orrore nella villetta. Ecco chi ha accoltellato Manuel all’alba

"Aiutami", poi l'orrore nella villetta. Ecco chi ha accoltellato Manuel all'alba

C’è un sospettato per l’omicidio di Manuel Millefanti, il 43enne accoltellato nella sua villetta di Oltrona San Mamette, nel Comasco, la notte tra domenica e lunedì. Stando a quanto riporta Il Giorno si tratta di un conoscente della vittima, un uomo di 36 anni. Secondo gli investigatori i due avrebbero trascorso la serata insieme, consumando alcune bottiglie di alcolici. L’aggressione mortale sarebbe avvenuta al culmine di una lite verso le 4.40 del mattino, pochi minuti prima che arrivassero i soccorritori.

La telefona di Manuel alla madre

Prima di accasciarsi sul pavimento del soggiorno Manuel ha chiamato la madre. La telefonata è durata pochi secondi: “Aiutami, mi hanno accoltellato“. La donna, che vive a pochi metri dall’abitazione del figlio, si è precipitata sul posto. Ha allertato subito il 118, ma nonostante l’intervento tempestivo dell’ambulanza, per il 43enne non c’è stato nulla da fare. Una coltellata al pettorale sinistro gli è stata fatale.

I sospetti sull’amico

Per ore i carabinieri di Appiano Gentile, di Cantù e del Reparto Investigativo di Como, hanno cercato di risalire all’identità del killer. Fino a quando i sospetti sono ricaduti su un conoscente della vittima, Luca De Bonis. L’uomo, un 33enne della zona, è stato rintracciato dai militari dell’Arma ieri mattina mentre camminava lungo la statale Lomazzo-Bizzarone. Portato in caserma come persona informata sui fatti, in serata De Bonis è stato sottoposto a fermo indiziato di delitto. Sentito dal magistrato di turno della procura di Como, Antonio Nalesso, il sospettato avrebbe fatto alcune ammissioni.

La serata alcolica

Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, Manuel Fanti e De Bonis avrebbero trascorso la serata insieme consumando alcol e droga. A suffragio di questa ipotesi ci sarebbero alcune bottiglie di grappa e vino ritrovate all’interno della villetta in cui si è consumato il delitto. Poi, per ragioni al momento sconosciute, tra i due amici sarebbe esplosa una lite violenta, sfociata infine nel sangue.

Le indagini

L’arma del delitto, un coltello, è stata ritrovata in un casolare non distante dall’abitazione della vittima. In queste ore gli inquirenti stanno tentando di ricostruire con esattezza cosa è accaduto prima dell’omicidio, avvalendosi dei filmati estrapolati dalle telecamere di sorveglianza e di alcuni elementi isolati sulla scena del crimine. Nel frattempo i genitori di Manuel, entrambi artigiani del settore tessile, si sono chiusi in un doloroso silenzio. “Cosa volete che dica? – ha detto la mamma del 43enne rivolgendosi ai cronisti fuori dalla villetta – Sono una madre con un figlio morto“.

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