Il record o l’orgoglio

Il record o l'orgoglio

L’ottava dell’Inter o la terza del Napoli, la quinta di Inzaghi o la prima di Mazzarri? Inter favorita di tutti, eppure le finali vanno giocate. Supercoppa d’Arabia ultimo atto, campioni d’Italia contro campioni di coppa, un che di tradizionale nella prima edizione in final four, una settimana lontano dal campionato e chissà se e quanti danni farà una volta tornati a casa.

Inzaghi per il record, Mazzarri per l’orgoglio. «È la seconda volta che gioco per questo trofeo, stavolta spero di vincerlo. Non era scontato che il Napoli arrivasse in finale», sottolinea Mazzarri con malcelata soddisfazione e tanta voglia di stupire ancora. «Certo che ci tengo alla quinta Supercoppa, ma sarebbe più importante per l’Inter che per me: in Italia, solo una squadra ha vinto il trofeo per 3 anni di fila», spiega invece Inzaghi, riferendosi al Milan di Capello dei primi anni ’90.

Nemmeno 2 mesi fa, Inter maramalda allo stadio Maradona, 0-3 e tutti a casa. «Mi aspetto un Napoli differente, come già si è visto contro la Fiorentina»: un calcio al passato e tutti dietro a difendersi, con buona pace anche dell’ex Spalletti, che stasera farà gli onori da ct in tribuna. «Contro la Lazio ho visto un’Inter straripante, li incontriamo al massimo della forma. Ma nessuna paura, i ragazzi lo sanno, sono loro i campioni d’Italia», chiosa Mazzarri, libero di giocarsi il trofeo e il resto della stagione, svincolato dai curiosi lacciuoli di ADL col passato.

Il suo capitano Di Lorenzo va persino oltre e si smarca dal ruolo di vittima predestinata. «Non credo che ci sia una squadra favorita. È una partita secca, quanto è successo finora in campionato non conta». Lautaro confida ovviamente che così non sia, con in più l’obiettivo personale di tornare al gol, dopo la semifinale da protagonista ma all’asciutto. «Vogliamo riportare a casa questo trofeo. Per noi attaccanti è bello giocare in questa squadra, perché creiamo molte opportunità da gol. Tutti sappiamo sempre cosa fare, in partita si vede quello che facciamo in settimana. Noi lavoriamo molto, l’obiettivo è sempre quello di migliorarsi».

A favore del Napoli, il giorno in più di riposo, che qualcosa conta e forse anche un po’ di più. Inzaghi, per dire, s’è improvvisamente ritrovato alla vigilia con più di un giocatore acciaccato: Mkhitaryan potrebbe farcela, Bastoni probabilmente no. Nel caso, De Vrij è pronto, così come Dumfries che potrebbe rilevare Darmian, dopo la panchina in semifinale. Mazzarri conta invece di confermare gli stessi 11 che hanno battuto la Fiorentina. Stadio previsto esaurito, ma resta il sospetto che i sauditi siano incentivati a sedersi sugli spalti.

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