“Report” torna ancora all’attacco. Tocca a Gasparri

"Report" torna ancora all'attacco. Tocca a Gasparri

«Report» di nuovo all’attacco del senatore Maurizio Gasparri, capogruppo azzurro a Palazzo Madama. E questo nonostante la vicenda possa essere definita chiusa per via delle legittime disposizioni del Parlamento. La trasmissione condotta su Rai3 da Sigfrido Ranucci aveva già tentato un’offensiva nei confronti dell’esponente di Forza Italia per via del ruolo occupato nella società «Cyberealm», che opera nell’ambito della sicurezza informatica. La trasmissione ha puntato sulla presunta incompatibilità del ruolo ricoperto da Gasparri in quella società e il suo mandato parlamentare. Ma la giunta per le elezioni del Senato si è pronunciata in senso contrario, certificando appunto la compatibilità, con la relazione del senatore leghista Manfredi Potenti.

Nelle anticipazioni fornite sulla puntata di ieri sera, nel filone denominato «L’Intoccabile», che è relativo all’ex esponente di Alleanza nazionale, venivano sottolineate le modalità attraverso cui Gasparri sarebbe stato «salvato». «Ma in un documento esclusivo ammette la dimenticanza», ha fatto sapere Report con un post sui social, prima della puntata.

Nel passaggio procedurale della Giunta anche Italia viva di Matteo Renzi si è schierata per la compatibilità tra il seggio e l’incarico. Sulla vicenda si sono espressi tanto il Movimento 5 Stelle quanto il Partito democratico di Elly Schlein. «È un fatto clamoroso, una questione di opportunità politica. Maurizio Gasparri dovrebbe dismettere quella partecipazione. Lui era nella scorsa legislatura presidente dell’organo che oggi si è espresso, le regole le conosce», ha detto, ai tempi della messa in onda del primo servizio, la segretaria del partito che ha sede al Nazareno.

Sempre nelle anticipazioni, Report ha fatto presente come la puntata avrebbe toccato anche la questione delle cosche di Roma. Altro filone attraverso cui è stata attaccata la maggioranza di centrodestra. Il tutto per il tramite testimoni che si sono già rivelati inattendibili per la magistratura. Per questa ragione, Fdi ha presentato un’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai.

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