Gli azzurri sono tranquilli. Vito Bardi si ricandiderà alla presidenza della Regione Basilicata, come Alberto Cirio in Piemonte. Non hanno chance le pretese di Matteo Salvini, che chiede «compensazioni», dopo la rinuncia obbligata del presidente uscente della Sardegna Christian Solinas. Le mire della Lega sono proprio sulla regione del Sud, ma in Fi c’è tranquillità e si conta sull’appoggio di Giorgia Meloni. Pure se il viceministro Cirielli ha chiesto che Bardi «abbia l’umiltà di rapportarsi a Fdi». Non per una «valutazione personale» ma per un confronto sulle scelte migliori.
Il leader di Fi Tajani, al congresso del partito su Roma Capitale, dice: «Bardi è il miglior candidato che il centrodestra possa avere in Basilicata, perché è in testa alla graduatoria dei governatori e poi perché i lucani sanno che non fa pagare loro acqua e gas grazie all’uso dei proventi dell’estrazione del petrolio. Un presidente che ha fatto fatti concreti. In politica le chiacchiere stanno a zero, contano i fatti e Bardi li ha realizzati».
Dunque il segretario azzurro blinda la corsa dell’ex generale della Guardia di Finanza verso il suo secondo mandato, mentre in Sardegna Fi sosterrà il candidato di FdI, il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, con ben altra convinzione di Solinas, assediato dai guai giudiziari e in calo di consensi. Questo, però, non deve incrinare i rapporti tra alleati.
«Sono convinto che il centrodestra andrà unito in tutte le regioni al di là del confronto naturale, guai se non ci fosse, ma conta la coesione dell’alleanza che governa la maggioranza delle regioni con buoni presidenti e dei comuni con buoni sindaci e governerà anche la prossima legislatura se le cose continueranno ad andare così». Il segretario di Fi sulle prossime elezioni regionali e amministrative dice quel che ripete in altre parole l’altro vicepremier, Salvini: «Per noi l’unità del centrodestra è una priorità, abbiamo sempre lavorato per questo e non abbiamo mai attaccato nessuno».
AI Carroccio che vorrebbe da Fi uno sforzo in Basilicata risponde anche il portavoce nazionale Raffaele Nevi: «Bardi non si ritira dalla corsa in Basilicata, anche perché ha fatto bene in questi 5 anni e ha consenso. Queste sono elezioni regionali, c’è una dinamica locale che va considerata». Sembra di capire che per la Lega eventualmente qualche «compensazione» ci sarà sui Comuni.
Fi si organizza sul territorio con congressi provinciali che dimostrano la vitalità di un partito che, dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, punta al 10% alle Europee di giugno e al 20% alle prossime politiche. Ieri Maurizio Gasparri, diventato capogruppo al Senato, ha salutato Luisa Regimenti che prende il suo posto come coordinatrice romana. È stata scelta per acclamazione dal congresso, visto che non aveva contendenti. Medico, classe 58, ex deputata leghista.