In arrivo nuove denunce per gli scontri di due giorni fa a Vicenza, durante il corteo contro la presenza di stand israeliani alla fiera dell’oro. La Questura sta analizzando video e fotografie scattati dalla Digos per identificare gli altri attivisti, oltre ai cinque già fermati sul posto, che hanno preso parte agli scontri in cui sono rimasti feriti diversi poliziotti. Ieri il vicepremier Antonio Tajani ha parlato di comportamento «criminale» e ha espresso solidarietà «alle forze dell’ordine che hanno impedito a duecento delinquenti dei centri sociali di assaltare il luogo dove c’erano anche imprenditori israeliani».
Dei 5 denunciati solo uno è residente nella provincia di Vicenza, a conferma che nella manifestazione erano coinvolti soggetti provenienti anche dal resto dell’Italia. Il corteo è partito dall’ex Bocciodromo, sede dell’omonimo centro sociale «Bocciodromo Vicenza», che nei giorni antecedenti aveva organizzato e sostenuto la protesta con volantini come questo: «Fuori Israele da Vicenza. Alla Fiera dell’Oro il governo israeliano si arricchisce finanziando la guerra». Ora il gruppo locale di Fratelli d’Italia chiede all’amministrazione del sindaco dem Giacomo Possamai, la revoca della concessione dello stabile di proprietà del Comune che da almeno un decennio è sede del centro sociale. «Era stato assegnato in concessione con legittimo bando una decina di anni fa dall’allora sindaco del Pd Variati – spiega Silvio Giovine, FdI Vicenza – chiediamo che ora il primo cittadino revochi immediatamente la concessione dopo quello che è successo. Il centro sociale non ha più i requisiti per rimanere assegnatario di uno spazio pubblico, che va concesso ad attività socialmente utili non a soggetti che promuovono manifestazioni violente». L’immobile era rimasto allo stesso centro sociale anche sotto la precedente amministrazione di centrodestra che lo aveva assegnato dopo regolare bando ma, precisa Giovine, «non si era mai verificato nulla di simile». Replica il primo cittadino Possamai, che contrattacca chiamando in causa l’ex sindaco: «Per revocare la concessione ci devono essere degli estremi tecnici. Lo sa bene l’ex sindaco Rucco che pur davanti a disordini non lo ha fatto. Le ispezioni fatte dal Comune in passato non hanno riscontrato irregolarità. Rucco ha fatto un bando che è stato vinto da 4 associazioni. Surreale che si chiami in causa me per un bando che ha fatto lui». La polemica politica continua sulle dichiarazioni della segretaria Pd Elly Schlein che da Gubbio ha ribadito il no all’invio di armi a Israele. «È da mesi che non si inviano armi a Israele, ma si può fare il segretario dell’opposizione e non saperlo? – dice il capogruppo di Fdi Tommaso Foti – Ancora non abbiamo sentito una condanna sugli incidenti di Vicenza per i quali invece serve una piena condanna. Non solo per gli incidenti, ma anche per una manifestazione che non ha rispettato il dolore di Israele».