Dal gelo alla “maxi” alta pressione africana: cosa succede al meteo

Freddo, gelo e neve? L'anticiclone rivoluziona lo zero termico: cosa aspettarsi dal meteo

Ormai non fa più notizia: l’anticiclone africano è pronto a tornare sulla scena italiana chiudendo i “rubinetti” del gelo artico che continua ad affluire in queste ore come dimostra il risveglio in Pianura Padana con temperature comprese mediamente tra -1°C e -4°C ma con punte fino a -7°C tra basso Piemonte e Veneto. La neve, nelle ultime ore, è caduta quote molto basse al Centro-Sud ma la sfuriata è stata comunque di breve durata visto che un nuovo cambiamento meteo è già in atto in queste ore e sarà palese da domani con nuovi aumenti, a tappeto, dei valori diurni.

Il meteo da lunedì

La data di svolta da segnare sul calendario è quella di lunedì 22 gennaio quando un vastissimo campo di alta pressione di origine africana, accompagnato da aria calda in quota, si espanderà sull’Europa centro-occidentale, bloccando qualsiasi perturbazione atlantica o irruzione di aria fredda in discesa dal Polo Nord”, spiega Mattia Gussoni, esperto de Ilmeteo.it. aggiungendo che si tratta di una “maxi” alta pressione proprio per la vastità dei territori che riuscirà a coprire. Anche in questo caso, a differenza del gelo che ultimamente rimane sull’Italia il minimo indispensabile, questa nuova alta pressione promette di rimanere a lungo.

I valori termici

Non sarà tanto l’assenza di precipitazioni per qualche giorno su tutte le nostre regioni ma l’anomalia più importante riguarderà i valori delle temperature: in uno dei periodi più freddi dell’anno “sono attesi scarti rispetto alla media climatica di +10°C, proprio sul bacino del Mediterraneo”, sottolinea l’esperto. L’eccessiva mitezza toccherà il suo apice specialmente giovedì 25 gennaio che sarà la giornata più mite, come fossimo in primavera, soprattutto al Centro-Sud dove i valori diurni non faticheranno a raggiungere i 20°C con punte fino a 22°C.

Ci ricorderemo di essere in inverno soltanto di notte quando i valori toccheranno gli zero gradi o scenderanno al di sotto al Centro-Nord laddove ci saranno cieli sereni e totale assenza di vento. Sarà un problema anche per la tenuta del manto nevoso soprattutto sulle Alpi perché lo zero termico schizzerà intorno ai 3.500/4.000 metri, “una follia in questo periodo dell’anno“, afferma Gussoni.

La tendenza successiva

E i giorni della Merla, ossia il 29-30 e 31 gennaio? Probabilmente saranno anch’essi relativamente miti e con temperature superiori alle medie del periodo. “Per un cambiamento dovremo attendere probabilmente l’avvio del mese di Febbraio perché prende sempre più piede l’ipotesi di una poderosa irruzione di aria artica in discesa dal Polo Nord”, racconta l’esperto. Come sempre quando si tratta di proiezioni che vanno oltre i sette giorni, bisogna utilizzare la massima cautela perché le percentuali di correttezza, inevitabilmente, sono più bassi e non superano il 30-40%. “Mancano ancora diversi giorni e per questo invitiamo alla prudenza, ma se ciò venisse confermato è lecito attendersi un ritorno in grande stile del freddo con nevicate fino a bassissima quota, se non fin su pianura e coste”.

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