Più stupidi che razzisti

Il portiere del Milan Mike Maignan vittima di insulti razzisti. La Digos a caccia degli autori. Foto: Fotogramma.

Gli idioti non si riposano mai. Udine, stadio Friuli, detto Bluenergy, roba fine, ultra moderna. Non ieri sera, urli scimmieschi della ciurma friulana contro Maignan; primo avviso, inutile, secondi strilli uguali, volgari, il francese ha abbandonato il suo domicilio e, con lui, i compagni di squadra, minuti di strana sospensione, come fosse Marsiglia, via il Milan dal campo, Maignan capo popolo e i sodali a consolarlo.

Contro l’ignoranza è superflua qualunque battaglia, esibizione di magliette e minuti di silenzio fanno parte di un repertorio scontato, restano aperti gli zoo degli stadi, in esclusiva quelli del calcio nei quali il tifo non ha limiti, scivola nella discarica dell’insulto, il razzismo è roba altra e seria, drammatica, qui trattasi di gang ubriaca, nel caso specifico quella fetta di tifosi dell’Udinese, fradici di sgnape, nel senso di grappa, dimenticano che nell’organico della squadra figurano ragazzi di colore, eccome.

Da Codroipo in giù è Africa, urlava uno dei gentiluomini, roba da osteria trasferita sui gradoni per riscaldarsi dal ghiaccio di Udine e di altri stadi. La partita è ripresa e il manipolo dei primati è rimasto tranquillo ai propri posti. Una bella serata prima di rientrare nelle gabbie. Si replica.

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