È panico nel Pd, hanno bombardato Milei e Giannini: quindi, oggi…

È panico nel Pd, hanno bombardato Milei e Giannini: quindi, oggi…

– Con diversi giorni di ritardo, i giornali italiani si accorgono del discorso di Javier Milei al Forum di Davos dove il presidente argentino ha lanciato l’allarme contro il “socialismo” che ormai pervade quasi tutti gli Stati dell’Occidente. Ora: non bisogna essere per forza d’accordo con tutte le sue teorie, specie sul totale smantellamento dello “Stato sociale” o sul ritenere “ingiusta” la “giustizia sociale”. Tuttavia, Milei avanza una proposta economica chiara, studiata, non folle: ridare forza al capitalismo di libero mercato, quello che – vuoi o non vuoi – ci ha regalato il benessere di cui oggi godiamo. Ha delle storture? Certo, nulla è perfetto a questo mondo. Ma in un tempo in cui si professano la “decrescita felice” e il “reddito garantito” a tutti dallo Stato, finalmente c’è qualcuno a ricordare che l’unico modo per ridurre la povertà è garantire libertà d’impresa e produrre ricchezza. Più libertà, meno tasse, “smettetela di attaccare i ricchi e chiedere di più allo Stato”. Suona quasi rivoluzionario.

Panico nel Pd e dalle parti dei giornali di sinistra. Nando Pagnoncelli sul Corriere ha pubblicato un sondaggio che smonta pezzo per pezzo le campagne giornalistiche di questi giorni. Avete presenti i presunti scandali sulla pistola di Pozzolo, sul caso Verdini, sulle liti tra alleati per le Regionali, sui saluti romani di Acca Larentia, sull’Iva, sulle proroghe ai balneari e su tutto il resto? Ecco: fanno rumore sui giornali, ma non intaccano la percezione che gli elettori hanno del governo. Anzi: i partiti di centrodestra crescono e pure il giudizio su Meloni è risalito, anche grazie alla conferenza stampa da cui è uscita vittoriosa. Insomma: pessime notizie a sinistra.

– C’è poi da parlare di Massimo Giannini, che oggi riesce a scrivere un editoriale per svelare la “strategia” segreta del premier nei mesi a venire: “Vincere le regionali e le europee, e poi sull’onda del successo giocarsi tutte le carte sulla madre delle riforme: il premierato, che sancirebbe il passaggio dalla democrazia alla capocrazia”. Hai capito? Chi l’avrebbe mai detto? Meloni vuole vincere le elezioni. Anvedi che scoop (sulla “capocrazia” non conviene neppure commentare, visto che il premier eletto dal popolo esiste in altri Paesi a democrazia ben più solida della nostra e nessuno s’è mai lamentato).

– I manifestanti dei centri sociali a Vicenza hanno deviato il percorso stabilito dalla questura, hanno tranciato una catena di un ingresso posteriore, hanno cercato di sfondare il cordone degli agenti in tenuta antisommossa per accedere all’interno della Fiera e contestare così la presenza del padiglione di Israele. “Free Palestina”. Erano ben equipaggiati con mazze, “scudi” e fumogeni. Ci sono stati feriti tra i manifestanti e della cosa me ne infischio; ma anche tra gli agenti, il che è insopportabile. La domanda allora sorge spontanea: sono più pericolosi 2mila neofascisti che si raccolgono attorno a una lapide a fare un saluto romano commemorativo, oppure 500 scalmanati incappucciati sinistroidi dediti alla violenza? A sentire i quotidiani, sono più pericolose le braccia tese. Ma ad Acca Larentia non ci sono stati problemi di ordine pubblico. A Vicenza invece c’è scappato il ferito.

– Era normale che prima o poi sarebbe accaduto. Marco è una donna o, meglio, lo era: qualche mese fa ha iniziato il suo percorso di transizione di genere (da femmina a maschio), sia ormonale sia plastico, con tanto di autorizzazione alla modifica del sesso sui documenti. Mancava infatti solo l’asportazione dell’utero. Piccolo problema: quando è andato in ospedale per i controlli del caso ha scoperto di essere “incinto”. Ora è un gran caos per entrambi, bambino e ragazzo, i quali potrebbero avere ripercussioni sulla salute. Che bello il progresso.

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