Sardegna, corre Truzzu. Ira Lega sul caso Solinas

Sardegna, corre Truzzu. Ira Lega sul caso Solinas

La soluzione all’intrigo delle Regionali in Sardegna viene trovata già nella serata di mercoledì.

Giorgia Meloni si confronta al telefono prima con Matteo Salvini, poi con Antonio Tajani. Un doppio colloquio nel quale si decide di convergere in maniera unitaria sul nome di Paolo Truzzu, il sindaco di Cagliari fortemente voluto da Fratelli d’Italia, come già alcuni segnali lanciati dallo stesso leader della Lega avevano lasciato intendere.

Una semi-ufficializzazione arriva dalla voce del vicesegretario federale del Carroccio Andrea Crippa che conferma che il suo partito farà un passo indietro e non sosterrà l’uscente Christian Solinas: «Non è chiusa ma credo che alla fine, vista anche l’insistenza di Fratelli d’Italia, il candidato sarà Truzzu». Crippa tiene però alta la tensione e lancia un’opzione in vista delle elezioni che si terranno quest’anno nelle altre regioni. «Se vale la regola che contano le percentuali dei partiti in questo momento la Lega è chiaramente in credito». E il Carroccio sembra aver messo nel mirino la Basilicata con un nome che circola: quello di Pasquale Pepe, ex senatore della Lega, attuale sindaco di Tolve, cittadina in provincia di Potenza.

«La Basilicata? Capisco e comprendo la posizione di FdI quando sostiene che in Sicilia il candidato presidente anziché di FdI è stato di Forza Italia» dice Crippa. «La Lega in Sardegna ha fatto uno sforzo perché il centrodestra andasse unito ed è uno sforzo per noi importante, perché continuiamo a credere che la squadra di Solinas abbia governato bene. Ora un altro partito dovrebbe fare lo stesso sforzo».

In realtà la «compensazione» per la Lega, in base a quanto circola, potrebbe riguardare alcune candidature a sindaco, nel grande Risiko delle amministrative, ma il pressing leghista è da mettere in conto. «La coalizione unita del centrodestra, scelta dagli italiani, viene prima di logiche di partito personali» dice Matteo Salvini.

Il segretario della Lega si sofferma, sia pure senza entrare nel merito, sull’inchiesta che ha colpito poche ore prima Christian Solinas. «La riforma della giustizia servirà al Paese ed è urgente. Io sono a processo e rischio quindici anni di carcere perché ho bloccato gli sbarchi. Ma se la politica va al tempo che una certa magistratura vorrebbe, smette di far politica». No comment del segretario della Lega alla domanda se il sequestro di beni di due giorni prima possa essere considerato un episodio di «giustizia a orologeria».

Fratelli d’Italia riporta, invece. Il discorso sul valore e la forza del candidato prescelto. «Sono emerse nella gestione alcune situazioni che hanno portato a ritenere che la candidatura di Truzzu fosse una candidatura con molto più consenso nell’opinione pubblica» spiega il capogruppo, Tommaso Foti.

L’azzurro Alessandro Cattaneo ricorda che «come Forza Italia, avevamo tante figure che potevano autorevolmente ambire ad essere candidati alla presidenza della Regione, come Alessandra Zedda, Pietro Pittalis, il sindaco di Olbia. In una coalizione, però, bisogna trovare un equilibrio».

Oggi invece il Psd’Az di Solinas si riunirà per decidere se restare al fianco del centrodestra unito o correre in solitaria. La terza ipotesi sul tavolo è quella di un appoggio a Renato Soru. Scenario che richiederebbe comunque un passo indietro di Solinas.

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