Operazioni su larga scala: così l’Iran alza il tiro (e preoccupa Pechino)

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Nome in codice: Modafean Aseman Velayat 1402, e cioè Guardiani del cielo Velayat 1402. L’Iran ha avviato un’esercitazione militare su larga scala in un’area tanto strategica quanto delicata che si estende dalla città sudoccidentale di Abadan alla città portuale sudorientale di Chabahar, a 350 chilometri dal porto pakistano di Gwadar. Non un sito qualunque ma quello scelto dalla Cina per essere l’anello conclusivo del Corridoio Economico Cina-Pakistan (CECP), maxi progetto infrastrutturale facente parte della Nuova Via della Seta di Xi Jinping e inizialmente pensato per creare un collegamento commerciale tra la città cinese di Kashgar, nello Xinjiang, e quella pakistana di Gwadar che si affaccia sul Mar Arabico. Considerando che Pechino è vicina sia di Teheran che di Islamabad, la tensione esplosa tra i due suoi partner è un bel guaio per le ambizioni del Dragone.

Le esercitazioni dell’Iran

Secondo quanto riferito dall’agenzia iraniana Fars, l’esercitazione di Teheran ha coinvolto unità selezionate delle forze aeree, navali e di terra dell’esercito iraniano e del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica iraniana (IRGC). Una parte consistente delle manovre, ha spiegato la stessa fonte, è stata organizzata nelle acque meridionali in un raggio di 400 chilometri dalla costa. Il portavoce dell’esercitazione, Abbas Farajpour, ha affermato che le operazioni di intelligence e ricognizione sono state effettuate da veicoli aerei con e senza equipaggio, e che sono state adottate misure tattiche e di difesa per rilevare, tracciare e combattere eventuali aerei invasori.

All’inizio della giornata, Qader Rahimzadeh, comandante della base di difesa aerea di Khatam al-Anbia, ha dichiarato che tutte le tattiche e i metodi utilizzati nell’esercitazione sono ibridi e creativi, progettati e implementati dall’Iran per affrontare minacce e contesti attuali. Lo stesso militare ha osservato che l’uso delle moderne tecnologie è stato una delle caratteristiche principali delle citate operazioni, aggiungendo che la manovra ha lo scopo di migliorare la preparazione al combattimento e la deterrenza delle forze armate, valutando i sistemi di difesa aerea sviluppati a livello nazionale nel contrastare diverse minacce, compresa una difesa a 360 gradi nel settore della guerra elettronica e del cyberspazio, nonché il rafforzamento del dominio dell’intelligence.

La preoccupazione della Cina

La Cina spera sinceramente che entrambe le parti possano esercitare calma e moderazione ed evitare un’escalation della tensione“, ha in tutto questo affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning. La Cina, come detto un partner cruciale in entrambi i Paesi, ha insomma invitato alla moderazione. Pechino è un attore regionale chiave e ha un importante sviluppo della Belt and Road nel porto di Gwadar, nella provincia del Baluchistan, in Pakistan.

Ricordiamo che dal 2016 le attività del porto di Gwadar sono gestite dalla China Overseas Port Holding Company, azienda statale incaricata, tra l’altro, di coordinare il commercio petrolifero cinese in loco. Scendendo nello specifico, questo è uno dei punti più importanti della Nuova Via della Seta, data la convergenza tra una rotta terrestre della Belt and Road Initiative e una marittima.

Nelle tensioni tra Iran e Pakistan trovano spazio anche altre complesse considerazioni geopolitiche. L’esercito pakistano, ad esempio, fa affidamento su aerei da combattimento statunitensi, cinesi e francesi per la sua forza aerea, e questo significa che alcune di queste armi straniere sono state utilizzate nell’attacco risalente a poche ore fa.

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