Pioggia di milioni

Inter e Juve tra Lautaro e Vlahovic: testa a testa nel rinnovo dei contratti

Supercoppa d’Arabia, si parte. Stasera semifinale 1 fra Napoli e Fiorentina, domani semifinale 2 fra Inter e Lazio. Chi vince torna in campo lunedì. Sempre a Riad, sempre alle 20 ora italiana e in diretta tv in chiaro su Canale 5. In palio, il primo trofeo di stagione e soprattutto 8 milioni per chi lo vince. In totale, i sauditi pagano 23 milioni per questa prima Supercoppa in versione final four: 1,6 a chi perde le semifinali, 5 a chi perde in finale, 6,8 alla Lega Calcio. Inter favorita di tutti, Zhang darà alla squadra un milione e mezzo di premio in caso di vittoria. Si doveva giocare a inizio gennaio, poi gli arabi, proprio perché pagano, ci hanno fatto cambiare il calendario già pubblicato perché le squadre qualificate dall’esito della scorsa stagione non avevano abbastanza appeal. Avrebbero voluto anche il Milan e la Juventus, un po’ come la Spagna, che lo scorso fine settimana ha esportato il Clasico a Riad. L’anno prossimo, probabilmente gli andrà meglio. Proprio il successo del Madrid nella finale col Barcellona, festeggiato in pubblico quasi quanto una Champions, dice che questa ex coppetta merita oggi di essere presa sul serio. Del resto agli 8 milioni di buoni motivi per vincerla, ciascuna delle Fab Four italiane somma almeno una ragione in più.

Prendi il Napoli, campione a giugno e in 6 mesi rapidamente rotolato nelle gerarchie del calcio italiano. Vincesse la Supercoppa, darebbe un senso a una stagione che finora non ce l’ha e Mazzarri avrebbe garantito il pass almeno fino a maggio. Non sarà semplice, già contro la Fiorentina, un’altra squadra che dopo le 2 finali perse l’anno scorso (Coppa Italia e Conference) vuole vincere la semifinale di stasera per conquistare il diritto di giocare per una terza Coppa in 8 mesi. E finalmente conquistarla.

Maurizio Sarri, l’unico che ha avuto il coraggio di dire ciò che pensa di questa trasferta («dannosa, il calcio ha bisogno di soldi e li cerca nel modo meno opportuno»), ritiene che la Supercoppa serva più al blasone degli allenatori che a quello dei club, eppure i festeggiamenti pirotecnici del Real Madrid lo smentiscono. Vincesse la sua Lazio, sommerebbe un trofeo al secondo posto dell’ultimo campionato, valso tra l’altro il biglietto aereo per Riad. Non proprio un ciclo, ma almeno una vittoria. Infine l’Inter bicampione di Simone Inzaghi, che può centrare la quinta Supercoppa personale (staccando Lippi e Capello a 4) e la terza consecutiva per il club, come solo il Milan nei primi anni ’90. Nel 2019, nello stesso stadio dell’Università in cui si giocherà da stasera e che è il teatro abituale di CR7 e Brozovic, Inzaghi vinse la finale secca contro la Juventus: ovviamente proverà a ripetersi. Entra nel torneo da specialista e favorito, ma proprio per questo l’Inter è la squadra che rischia più di tutte. E intanto la Juventus continua a non mollare…

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