– La notizia più simpatica della giornata è quella di Stefano Bonaccini e il suo lapsus sul generale Vannacci. Meloni se la sghignazza e afferma una cosa vera: che del motivo per cui governo e Emilia Romagna si sono incontrati non fregherà nulla a nessuno. Ma la gaffe avrà eco sui media. È la legge del clic.
– In parte Marco Travaglio ha ragione: addebitare a Selvaggia Lucarelli e Lorenzo Biagiarelli la morte di Giovanna Pedretti è sbagliato. Di sicuro affrettato. Ma è presto anche per dire con così tanta convinzione che quella recensione sia “falsa”. Per ora, basandosi su quanto raccolto da Biagiarelli, c’è il ragionevole dubbio che fosse vera. Inoltre, va bene tutto e Selvaggia sarà di sicuro “talentuosa”, ma definirla “coraggiosa” mi pare un tantino esagerato. Piuttosto, vorrei sottolineare il coraggio che non ha avuto: cioè quello di mostrare un minimo di pietà, di dispiacere, di reale vicinanza alla famiglia Pedretti. In uno dei primi post, Lucarelli si è limitata a ricostruire la vicenda concludendo così: “La signora viene trovata morta. I social sono pericolosi, la cattiva informazione è pericolosa, la superficialità è pericolosa. La distanza tra l’altare e la polvere è un nanosecondo”. Come se il decesso fosse una finzione, solo una scena di questo strano film che è l’informazione. Invece lei è morta, per davvero, per una “presunta finta recensione” che non aveva nulla di “pericoloso”. Dalla bara non si torna indietro.
– Su una cosa ha ragione Francesco Merlo, stranamente. Se anche la recensione di Giovanna Pedretti fosse stata “falsa”, si sarebbe trattato di banale pubblicità. E tutte le pubblicità, in fondo, sono trucchi. O comunque mostrano un po’ più di quello che poi ci troviamo in realtà. In fondo, come ricorda Mattia Feltri, Chiara Ferragni vendeva acqua in bottiglia a prezzi esorbitanti. Ed è andata a ruba.
– Gli studenti del liceo Tasso di Roma, occupato per giorni, si beccheranno il 5 in condotta, giorni e giorni di sospensione oltre a qualche problemino sulla pagella finale. È giusto, come abbiamo già detto, ma loro la considerano una risposta “non educativa ma punitiva”. Allora, signori miei: a educare ci pensano le famiglie; alla scuola spetta il compito di insegnare e, semmai, punire chi non si comporta come dovrebbe. Il problema, semmai, è che in prima fila tra i barricadieri della lotta di classe studentesca ci sono proprio i genitori (spesso della borghesia radical chic) che combattono per conto dei figli le loro vecchie battaglie. In stile sessantottino. Il peggio del peggio.
– Mi hanno raccontato una storia meravigliosa, che arriva dalla Spagna. Nel mondo di Pedro Sanchez, forse lo saprete, vige la cossidetta “legge trans”: chiunque, sopra i 16 anni, può definirsi di un sesso a caso e ottenere, con una banale auto-dichiarazione, il riconoscimento. La norma impatta sulla burocrazia, ma anche nella vita reale. Un signore, durante uno spettacolo in un palasport, va nel bagno delle signore per portare la figlia minorenne a fare i bisogni. Non poteva fare altrimenti, visto che la madre non era presente. Quando le signore lo vedono entrare, si infuriano: lui prova a spiegare che deve solo far fare la pipì alla bimba, visto che il bagno dei maschi è sporco da far schifo; ma le signore non transigono. Afuera. A quel punto il padre, che è da solo e disperato, ha un colpo di genio: “La madre sono io”, dice alle tre contestatrici, pensando di essere mandato candidamente a quel paese. Invece no: le signore accettano questa “auto-certificazione” e lo lasciano entrare (“allora va bene”). Sintesi: se sei un maschio in allarme pipì per una bambina, sei da cacciare. Ma se ti “senti” donna, va tutto bene. Avete capito il livello?
– Secondo una ricerca condotta su 1.500 studenti delle superiori, il diploma di maturità può bastare per trovare un buon posto di lavoro. Non c’è bisogno di un percorso accademico a tutti i costi. È una notizia meravigliosa: significa che gli studenti italiani sono meno scemi di chi per anni ha guidato la scuola promettendo a tutti lauree di ogni tipo senza alcuno sbocco lavorativo.
– La principessa Kate operata all’addome, Re Carlo la prossima settimana verrà ricoverato per un intervento alla prostata. Harry e Megan, forse avete esagerato un tantino con le maledizioni.
– Vi inviterei a leggere per intero il discorso tenuto da Javier Milei, presidente dell’Argentina, al World Economic Forum di Davos. Sintetizzo: il problema dell’Occidente, o meglio il pericolo a cui va incontro, è il socialismo collettivista secondo cui una élite di illuminati deve decidere come distribuire le ricchezze. Se guardiamo ai dati, spiega Milei, vedremo che il periodo in cui la povertà si è ridotta coincide con l’avvento del capitalismo. Cioè della libertà economica. “Se vogliamo davvero aiutare i poveri, dobbiamo smettere di attaccare i ricchi” perché “la ricchezza è l’unico modo per porre fine alla povertà”. Sarà pazzo, ma lo trovo geniale.