“Furti con parrucche da donna”. Ancora nei guai il fratellastro di Cassano

"Furti con parrucche da donna". Ancora nei guai il fratellastro di Cassano

Giovanni Cassano, noto pregiudicato e fratellastro dell’ex calciatore Antonio, è finito ancora nei guai. Il 52enne, noto su Tik Tok come “U Curt”, è stato fermato dai Carabinieri all’interno di un’operazione che ha coinvolto altre sette persone, accusate di commesso furti e rapine in alcune abitazioni fra la provincia di Bari e Barletta-Andria-Trani.

L’uomo, con cui l’ex talento di Bari Vecchia non ha rapporti da tempo, sarebbe stato al vertice di una banda che utilizzava le chiavi sottratte alle vittime oppure riprodotte grazie alla complicità del titolare di un negozio di ferramenta, a cui venivano fornite le foto delle chiavi da duplicare, per entrare nelle abitazioni e svaligiarle. In quei casi i malviventi si presentavano travestiti con parrucche da donna, mascherine antiCovid, cappellini e passamontagna.

Le indagini

Sono circa 20 gli episodi di furti e rapine contestati, in un’occasione la banda sarebbe riuscita a rubare 300mila euro da una cassaforte. Tra gli oggetti sottratti anche gioielli e orologi di valore. I carabinieri hanno trovato anche un borsone con 110 mila euro.

Oltre ai furti, le otto persone sono state accusate di associazione per delinquere. La banda utilizzava un auto l’uso di auto di grossa cilindrata di provenienza furtiva, l’uso di targhe falsificate applicate su veicoli di proprietà dei componenti del gruppo criminale, per non renderli rintracciabili.

Ma anche radio ricetrasmittenti e apparati telefonici dedicati all’attività illecita, disturbatori di frequenza (jammer), flessibili ed attrezzi vari da taglio e scasso. Infine è stata localizzata e documentata l’esistenza di una base logistica usata per nascondere i mezzi rubati, gli attrezzi da scasso e, talvolta, la refurtiva trafugata in attesa di essere avviata nei canali del riciclaggio.

Gli altri guai di Giovanni Cassano

Non è la prima volta che Cassano deve fare i conti con la giustizia. Anche lo scorso ottobre era già stato coinvolto in vicende giudiziarie con il sequestro di beni per circa un milione di euro, frutto di tutta una serie di attività illecite. L’uomo era stato condannato in via definitiva a quasi sette anni di reclusione per ricettazione, furto, rapina, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, evasione e attualmente attualmente sotto processo per vari furti commessi in tutta la Puglia. Nel gennaio 2022 era tornato in carcere mentre si trovava ai domiciliari dopo aver postato una serie di video sui social network dove mostrava di aver violato la misura cautelare, ricevendo in casa persone estranee al nucleo familiare.

Cassano aveva ottenuto gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico e mostrava il dispositivo in diversi video postati su TikTok. Alcuni di questi avevano anche sfiorato le 30mila visualizzazioni. L’ultima violazione delle prescrizioni imposte dal gip gli valse poi l’arresto: nella smania di mostrare la propria vita sui social, aveva deciso di postare storie Instagram dell’incontro con alcuni amici che erano venuti a trovarlo a casa. E avrebbe anche tenuto una diretta social insieme agli amici per rispondere alle domande dei follower.

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