Sardegna, Camilla Soru tuona contro il padre: “Sarà il responsabile della nostra sconfitta”

Sardegna, Camilla Soru tuona contro il padre: "Sarà il responsabile della nostra sconfitta"

Tutto è ancora aperto in vista delle imminenti elezioni regionali in Sardegna che si terranno i prossimi 25 e 26 febbraio. Tra divisioni dentro le coalizioni sulle scelte da effettuare per chiudere la lista, mancano pochissimi giorni alla scadenza del termine per presentare i nomi dei candidati governatori. A fare notizia oggi, sul versante centrosinistra, sono alcune dichiarazioni rilasciate da Camilla Soru, consigliere locale del Partito Democratico e figlia dell’ex presidente di regione Renato che ora è candidato con la Coalizione Sarda dopo la spaccatura con Pd e 5 Stelle subito dopo la scelta della grillina Alessandra Todde per unire i giallorossi.

La rottura a sinistra è stata plastica tre mesi fa dopo l’annuncio di Soru padre di non sostenere la candidata comune di dem, grillini e verdi. La figlia non l’ha per niente presa bene e lo conferma in un’intervista rilasciata questo pomeriggio: “Avrei voluto che si ritirasse ma a questo punto non ci spero più. Sono profondamente dispiaciuta – afferma a a Un giorno da pecora su Radio 1. – sia per lui che ha una bellissima storia alle spalle, ma ora rischia di esser ricordato come colui che ci ha messo a rischio in queste regionali. E poi sono molto preoccupata per la mia regione. Abbiamo avuto una destra orrenda in un governo che è forse il peggiore che abbiamo mai avuto. Avevamo delle elezioni abbastanza semplici da vincere e ora rischiamo di perderle“.

Il fondatore di Tiscali non ha mai esitato a tirare dritto per la propria strada, proseguendo la sua corsa in solitaria, che è sostenuta ora da Azione, Italia Viva e Rifondazione Comunista. I due conduttori radiofonici le chiedono quando ha provato l’ultima volta a chiedere a suo padre di ritirarsi? “Qualche mese fa. Ed è stata una conversazione molto deludente – spiega Camilla Soru -. È stato umanamente difficile, ci sono momenti in cui anche le persone migliori si lasciano affascinare da personalismi ed egoismi“.

Un dissidio politico che si è evoluto anche a livello personale e famigliare. “Sono profondamente dispiaciuta, per la prima volta nella mia vita quest’anno non abbiamo passato il Natale insieme. Pensate quanto può essere difficile per me questa campagna elettorale“. Quindi lei con suo padre non si parla più da mesi. “Si, quest’ultima brutta conversazione è avvenuta ad ottobre o a novembre“. La speranza di un passo di indietro di Renato Soru non è comunque del tutto terminata, anche se è molto complicato: “Confido molto nel lato bizzarro di mio padre, lui è uno che ogni tanto è anche capace di alzarsi e cambiare improvvisamente idea“.

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