“Sistemi inefficaci”. Condannato l’ufficale russo a capo della difesa del ponte in Crimea

"Sistemi inefficaci". Condannato l'ufficale russo a capo della difesa del ponte in Crimea

Fin dal primo anno del conflitto il ponte di Kerch che collega la Crimea al territorio russo è diventato un bersaglio prioritario per gli ucraini e i russi si sono dimostrati incapaci di difenderlo. Martedì 16 gennaio è “caduta” la prima testa della persona ritenuta responsabile di questo fallimento. Un tribunale militare ha condannato a sei anni di detenzione in una colonia penale il colonnello della Rosgvardia Sergei Volkov, l’ufficiale incaricato di acquistare i sistemi necessari alla difesa del ponte.

Stando a quanto riportato dall’agenzia stampa Tass, l’uomo sarebbe stato accusato di aver comprato equipaggiamento inadatto, nello specifico due radar dal valore di 395 milioni di rubli (4,5 milioni di dollari) che avrebbero dovuto abbattere i droni ucraini sopprimendone il segnale. I giudici hanno però stabilito che, per funzionare a dovere, l’attrezzatura avrebbe dovuto essere modernizzata e potenziata. Per questo motivo Volkov sarebbe stato dichiarato colpevole di aver abusato della sua posizione. L’ufficiale avrebbe tentato di difendere il proprio operato, affermando di aver agito nel rispetto della legge e sostenendo che quei sistemi erano in realtà destinati alla protezione di unità della Rosgvardia dislocate in varie località. Secondo il quotidiano Kommersant, l’incompetenza di Volkov avrebbe lasciato il ponte “nella portata del fuoco ucraino”.

La struttura è stata bersagliata più volte da attacchi missilistici e attentati da parte delle forze di Kiev o di gruppi partigiani, costringendo le autorità russe a chiuderla al traffico. Essa è fondamentale per lo sforzo bellico di Mosca, poiché è l’unico collegamento diretto tra la penisola annessa nel 2014 e il resto del territorio controllato da Mosca e la via più rapida per trasferire armi, uomini e munizioni nella parte sud-occidentale del fronte. Il ponte ha una certa importanza anche dal punto di vista propagandistico. È stato uno dei progetti su cui il presidente Vladimir Putin ha investito maggiormente e il leader del Cremlino lo ha personalmente inaugurato nel 2018 attraversandolo alla guida di un camion.

Nel suo discorso di fine anno, il presidente Volodymyr Zelensky aveva annunciato che proprio la Crimea sarebbe stata il centro di gravità delle operazioni ucraine nel 2024, assieme al ristabilimento del controllo sul Mar Nero. Nonostante la guerra sia entrata in una fase di stallo, con limitate avanzate russe nel Donetsk, è dunque probabile che il ponte di Kerch finirà nuovamente bersaglio dei commando di Kiev nel corso dei prossimi mesi.

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