Cambia l’rc auto con novità per i risarcimenti di danni non patrimoniali derivanti da gravi lesioni da circolazione stradale. L’esecutivo ha dato l’ok alla Tabella unica nazionale dove vengono definiti i criteri di valutazione del danno permanente biologico. Viene introdotto uno schema riguardante le menomazioni all’integrità psicofisica che è compreso tra 10 e 100 punti di invalidità, le cifre riguardanti il risarcimento vengono definite dai diversi tribunali italiani. Ecco cosa cambia con la novità in questione.
Le novità e il danno morale
All’interno della riforma viene definita una proporzionalità diretta e inversa, la prima rispetto al grado di invalidità mentre la seconda all’età del soggetto danneggiato. L’aumento del valore economico del singolo punto viene calcolato secondo un moltiplicatore più che proporzionale rispetto all’incremento percentuale che è stato assegnato ai postumi. Il danno patrimoniale viene valutato sia per il danno biologico che per quello morale ma il giudizio avviene in maniera separata. Per questa seconda tipologia si intende il fatto di causare sofferenza e turbamento dell’animo. Si tratta di una novità all’interno della riforma dove viene inserito il “moltiplicatore per danno morale” con il quale vengono aumentati i valori del danno biologico in termini percentuali e progressivi per ogni punto di invalidità riconosciuto.
Gli obiettivi
Il provvedimento in questione ha l’obiettivo di assicurare il diritto per le vittime di sinistri nell’equo risarcimento del danno classificato come non patrimoniale. Inoltre verranno razionalizzati i costi del sistema assicurativo e anche il diritto dei consumatori di versare premi che siano sostenibili e accettabili. Il ministro del Made in Italy Adolfo Urso ha commentato: “Questo provvedimento si inserisce all’interno di un più ampio percorso di riforma strutturale del settore assicurativo quanto mai necessario: un atto di responsabilità nei confronti del nostro Paese, con l’obiettivo di garantire efficienza e sostenibilità al settore”.
La Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi
In merito al tema il Garante per la sorveglianza dei prezzi, in base all’indicazione del Ministero del Made in Italy ha organizzato per il 14 febbraio la Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi. Si tratta di un ente istituito tramite il Decreto Trasparenza. questo ha rafforzato I i poteri di monitoraggio e di verifica del Garante nell’ambito assicurativo. Il focus dell’incontro riguarda l’analisi dei costi dell’Rc Auto e le relative questioni rispetto a un incremento del prezzo medio del 7,1% tra novembre 2023 e lo stesso mese nel 2022, questi dati sono stati forniti dall’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.
Gli incrementi
I rincari del mese di novembre 2023 hanno causato un incremento della spesa che ammonta a 31 euro a polizza se confrontato con i prezzi medi del 2022. Napoli e Prato sono le province con il costo maggiore della polizza auto e una media che oltrepassa i 559 euro. Scendendo leggermente nella classifica ci sono poi Caserta con un costo medio di 501 euro e Pistoia con 487 euro. Enna, invece, ha le migliori tariffe dove la media è di 275 euro a polizza. Aumenta di poco Oristano con 292 euro e Potenza con 297 euro. A Imperia ci sono, invece, gli incrementi maggiormente elevati quantificabili infatti al 12%, seguono Lodi, Terni e Vercelli con un aumento del 10%. Le realtà maggiormente virtuose sono invece Ascoli Piceno, Rieti e Latina con una crescita del prezzo del 4,8%.