– È una di quelle giornate in cui si parla di cose successe ieri perché di interessante non è che sia accaduto granché. Partiamo dalle notizie: per la Cassazione l’associazione dei Casamonica è da considerarsi “mafia” (immagino il vostro interesse), Paola Cortellesi ha ricevuto “la Lupa capitolina” (sai che gioia) e l’Estetista Cinica non sputerà su Chiara Ferragni (brava lei). Potremmo già andare a nanna.
– Ci siamo però già dimenticati di Giovanna Pedretti. La sua morte è lì, ma ormai la usiamo solo come categoria di riferimento per parlare di altro. In questo caso, della Lucarelli che avrebbe lasciato X (non è vero, ma anche fosse: chi se ne frega?), delle minaccie di morte a Lucarelli, degli hater e degli intelligenti commenti sul “sesto potere dei social”. Ne abbiamo già discusso ieri, quindi se volete andatevelo a leggere qui. Vorrei però sommessamente ricordare a tutti che il fulcro di questa vicenda è una donna che fino a pochi giorni fa era viva, felice e con un buon lavoro e adesso invece si ritrova chiusa in una bara per colpa di un gran mix mediatico per cui, sinceramente, non vale la pena morire.
– La storia della giornata è questa: un signore va in pensione con Quota 100 dopo 42 anni di onesto lavoro. Un bel giorno un parente gli chiede di dargli una mano per un mese in pescheria e lui, per fare ogni cosa a modo, si fa mettere in regola: 280 euro di stipendio per 30 ore di lavoro, ovviamente da tassare. Il problema è che il contrattino stipulato non era compatibile con la tipologia di pensione. Il povero pensionato s’informa col commercialista, che lo rassicura. Ma poi arriva un solerte funzionario dell’Inps a bastonarlo: multa da 19mila euro, per 280 euro di compenso su cui ha pure pagato le tasse. Se il malcapitato ha sbagliato, o è stato indotto in errore, visto che raccapezzarci qualcosa nel sistema pensionistico italiano è impossibile, ovviamente dovrà pagare. Ma restituire l’intera annualità a fronte di quel misero salario non è “giusto”. È questo il “Fisco amico” di cui tanto parliamo?
– Un settimanale laburista inglese definisce J.K.Rowling, la mamma di Harry Potter, la “scrittrice più cattiva del Regno Unito”. La sua colpa? Aver scritto libri in cui la Gran Bretagna è popolata da pedofili, abusati, violentatori e terroristi”. Scusate: ma in una serie di gialli, come quelli scritti con lo pseudonimo di Robert Galbraith, cosa vi aspettavate di trovare? Biancaneve e i sette nani (Cortellesi permettendo)? La verità è che il mondo liberal e di sinistra non le perdonerà mai di essersi schierata contro l’ideologia transgender che fa un gran miscuglio di generi e finisce, in nome dell’egualitarismo, col danneggiare le donne (quelle vere).
– Esonerato Jose Mourinho dalla Roma. Dopo due anni e mezzo, forse, possiamo dirlo: la sua avventura nella Capitale è stata, dal punto di vista dei risultati, un fallimento. Non ha riportato la Roma in Champions, non le ha fatto vincere l’Europa League (c’è andato vicino, che però conta solo a bocce) e quest’anno arrancava da morire. Certo: resta la vittoria della Conference League, ma stiamo parlando dello Special One e di una società che punterebbe a essere una delle grandi italiane: mi sembra un po’ poco accontentarsi della “coppetta”.
– Una domanda su Giovanna Pedretti però ce l’ho: Selvaggia Lucarelli continua a scrivere che la recensione era “falsa”. Questa certezza, però, ad oggi, non esiste. Per ora abbiamo la versione di Biagiarelli, piena di “se” e di “ipotesi”, e la risposta della ristoratrice che negava ogni macchinazione. Dunque se un “difetto” si può trovare in tutta questa storia, è che al post del fidanzato della Lucarelli mancavano un po’ di “pezze di appoggio”. Nel senso: forse avrebbe dovuto telefonare alla Pedretti prima di pubblicare online le sue deduzioni.