Dopo 96 anni Fiat perde il primato: in Italia non è più la più venduta

Dopo 96 anni Fiat perde il primato: in Italia non è più la più venduta

La differenza è minima (229 unità), ma il dato di fatto è rilevante, tanto da essere interpretato come un campanello d’allarme. A dicembre, in Italia, per la prima volta da quando sono prese in considerazione le vendite di vetture, poco meno di un secolo fa, il marchio Fiat perde il primato nella classifica mensile.

Il sorpasso, inoltre, è avvenuto da parte della rivale di sempre: Volkswagen. Nel dettaglio, l’ultimo mese del 2023 il marchio torinese della galassia Stellantis (nella foto, l’ad Carlos Tavares) ha immatricolato 10.523 modelli, in calo del 16% sul 2022, mentre i tedeschi hanno archiviato dicembre con 10.752 unità (+20,6%). Fiat, inoltre, è scesa anche come quota mercato (dall’11,9% al 9,5%), mentre Volkswagen è passata dall’8,5% al 9,7%. Bisognerà ora attendere i risultati del primo mese di questo 2024, che saranno comunicati l’1 febbraio, per capire se il sorpasso è da considerare occasionale oppure se si profila una vera inversione di tendenza. Guardando ai modelli, però, a dicembre l’inossidabile Fiat Panda prodotta a Pomigliano d’Arco mantiene, nelle vendite, un importante vantaggio sulla Volkswagen T-Roc (6.946 unità contro 3.490). E lo stesso vale nell’intero 2023 dove dietro la Panda (101.579 unità immatricolate) si trova, invece, la Dacia Sandero (47.745). In quinta posizione, nell’anno, ecco la Fiat 500 (34.502 vetture) prodotta tra Tychy, in Polonia, e Mirafiori nella versione elettrica.

L’attesa, per Fiat, riguarda ora la nuova 600, per ora commercializzata nella sola opzione elettrica (e il mercato italiano ha già dimostrato lo scarso entusiasmo verso quela alimentazione). La spinta potrebbe invece arrivare dal modello con motorizzazione ibrida, piu consona alla domanda. A luglio, poi, è annunciato il lancio dalla fabbrica serba di Kragujevac della Panda elettrica, mentre il modello attuale, che continua a riscontrare successo, sarà prodotto in Campania fino al 2026. Per la Fiat 500X, made in Melfi, pure ancora gradita dal pubblico, si avvicina invece l’uscita di scena.

Cosa ha pesato sul risultato di dicembre per il marchio Fiat? Oltre alla gamma ridotta rispetto a Volkswagen, l’esigenza di ringiovanimento, peraltro in corso, ma anche il mancato raggiungimento, da parte della 500 elettrica, degli obiettivi di produzione fissati a Mirafiori. Da mettere in conto c’e poi l’attesa continua degli incentivi: il piano è stato diffuso dal ministero competente, ma non si sa ancora quando entrerà in vigore. Imperativo per Fiat, comunque, è non perdere la sfida che da sempre vede il marchio protagonista nei segmenti A e B, quelli che presto saranno sotto attacco dei colossi cinesi.

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