La depressione è una condizione complessa che può avere un impatto significativo sul peso corporeo di un individuo. Ci sono diversi modi in cui ciò può accadere.
- Cambiamenti nell’appetito: alcune persone depresse possono perdere l’appetito e, di conseguenza, perdere peso. Altri possono tendere a mangiare di più, soprattutto cibi ricchi di zuccheri o grassi, che possono portare ad un aumento di peso.
- Attività fisica: la depressione può causare affaticamento o mancanza di energia, che possono ridurre l’attività fisica e contribuire all’aumento di peso.
- Farmaci: alcuni farmaci usati per trattare la depressione possono anche causare aumento di peso.
Il burnout invece si verifica nella sfera professionale mentre la depressione colpisce tutti gli aspetti della vita di una persona. Il burn-out è un processo di degrado legato al rapporto con il lavoro, mentre gli effetti della depressione portano ad un caratteristico stato depressivo: disturbi dell’umore, minore autostima e perdita di interesse per attività solitamente piacevoli.
È importante notare che il burnout può trasformarsi in depressione che chiameremo depressione da esaurimento.
Il legame tra obesità e depressione
Più che un legame tra gli effetti della depressione sull’aumento di peso, esiste soprattutto un legame tra obesità e depressione. Queste due patologie sono collegate, sappiamo che le persone obese sono vittime di stigmatizzazione e che questo incide necessariamente sulla loro salute mentale, iniziano a vergognarsi di essere “grassi” e questa vergogna li porta a una perdita di stima verso se stessi.
In risposta a questo sentimento di vergogna, possono quindi cercare conforto nel cibo mangiando cibi ipercalorici, ricchi di zuccheri e grassi. È un modo semplice per consolarsi, dando vita ad un circolo vizioso.
È importante ricordare che le situazioni di stress acuto e soprattutto di stress cronico, in cui l’individuo non è più in grado di adattarsi alle esigenze dell’ambiente, portano a diversi cambiamenti ormonali che facilitano l’eccesso di peso, la comparsa del diabete e anche la comparsa di depressione. Lo stress ripetuto e cronico fa ingrassare e si è scoperto che l’obesità va di pari passo con un calo di serotonina, che provoca depressione. Alcuni studi hanno anche dimostrato che gli individui che attraversano un periodo depressivo tenderanno ad ingrassare intorno alla vita a causa di un livello più elevato di cortisolo (ormone prodotto in risposta allo stress). Oltre alle reazioni metaboliche, questo ormone serve anche a regolare la pressione sanguigna mantenendola costante, a tenere sotto controllo la concentrazione di glucosio nel sangue e anche a regolare il sistema immunitario. Troppo stress e quindi cortisolo non faranno bene alla salute in generale.
Perché gli antidepressivi fanno ingrassare
Esistono infatti trattamenti farmacologici che possono favorire l’eccesso di peso. Questi includono, ad esempio, i cosiddetti antidepressivi “imipramina” (amitriptilina, doxepina, imipramina, ecc.) e gli antidepressivi “tetraciclici” come la mianserina o la mirtazapina. Sarà quindi importante conoscerne gli effetti sul peso per discuterne eventualmente con il proprio medico (psichiatra, ecc.) e poter adattare il trattamento, limitando così gli effetti indesiderati sul peso. Esistono altri trattamenti in particolare per combattere la depressione grave e resistente, ad esempio quelli osservati nei disturbi bipolari. Un nuovo farmaco antidepressivo, l’esketamina, un derivato della ketamina (trattamento intranasale), non sembra avere alcun effetto sul peso.
I rimedi
Nella maggior parte dei casi sarà bene iniziare a curarsi con una combinazione di farmaci antidepressivi abbinati a un trattamento psicoterapeutico della depressione, e considerare la terapia cognitivo-comportamentale per i disturbi alimentari come secondo passo, in particolare per ottenere una perdita di peso duratura.
Una volta che lo stato depressivo si sarà sufficientemente ridotto, continuando a lavorare su questa problematica, con o senza farmaci, si può proporre di lavorare sul comportamento alimentare (dieta, ecc.) così come su quella che chiamiamo “alimentazione emotiva”, ossia quando mangiamo per cancellare i problemi della vita. Anche in questo caso, come in altri metodi, la meditazione mindfulness troverà la sua utilità per prendere le distanze dalle proprie esperienze emotive, per “diffondersi” dai propri discorsi interiori ansiogeni o depressogeni.
Anche se alcuni esperimenti tendono a dichiarare che la depressione fa aumentare di peso, ci sono comunque molte variabili a seconda dell’individuo e il sovrappeso riguarderebbe più persone che soffrono di depressione “piccola” o “media”, quelli che solitamente vengono chiamati casi di depressione reattiva. Chi si trova in una situazione di depressione “grave” sembra avere la tendenza a dimagrire a causa dell’incapacità di provare piacere in qualsiasi cosa e perdere interesse nel mangiare come in ogni altra cosa. Pertanto è necessario valutare l’effetto della depressione sull’aumento di peso. Non bisogna trascurare che ci sono altre patologie come la cisti ovarica, il cancro, il diabete, l’ipotiroidismo che possono avere effetti sull’aumento di peso.
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