“Operazione perfettamente eseguita”. Abbattuti due aerei radar russi sul Mar d’Azov

"Operazione perfettamente eseguita". Abbattuti due aerei radar russi sul Mar d'Azov

Domenica 14 gennaio è stato il giorno più nero per l’aviazione russa dall’inizio della guerra in Ucraina. Fonti di Kiev hanno confermato l’abbattimento di un velivolo di allarme e controllo Bariev A-50 poco dopo il decollo e il danneggiamento di un Ilyushin Il-22 M, utilizzato come posto di comando aereo e costretto ad un atterraggio di emergenza nella base di Anapa. “Confermiamo l’accaduto ma non commentiamo sui mezzi utilizzati”, hanno dichiarato al Kyiv post fonti dell’intelligence.

Sono grato all’aviazione per l’operazione perfettamente pianificata ed eseguita nella regione del Mar d’Azov”, ha scritto su Telegram il capo di Stato maggiore dell’esercito ucraino Valery Zaluzhny. Secondo Rbc-Ukraine, l’A-50 è sparito dai radar e ha smesso di rispondere alle comunicazioni radio “subito dopo essere entrato in servizio nell’area di Kyrylivka a Zaporizhzhia”. Il pilota di un caccia Su-30 avrebbe anche confermato il fatto che l’aereo sia stato colpito. L’Il-22 M sarebbe stato danneggiato una decina di minuti prima e avrebbe anche inviato un Sos, chiedendo “con urgenza un’ambulanza e una squadra di vigili del fuoco”. Queste perdite sono particolarmente pesanti per la Russia, considerando l’importanza di questi velivoli per il coordinamento tra forze terrestre e aeree. La Federazione, inoltre, ne ha a disposizione un numero molto limitato, secondo il Kyiv post solo nove A-50 e 20 IL-22M.

Non appena la notizia è diventata di dominio pubblico, sono state avanzate diverse teorie su come le difese aeree ucraine siano riuscite a colpire due velivoli che si trovavano ben oltre la portata delle loro posizioni conosciute. Secondo Forbes, il fatto che l’esercito di Kiev abbia intensificato l’uso di dispositivi di jamming per ostacolare le attività aeree e missilistiche russe ha costretto i due velivoli ad abbandonare le loro solite “zone sicure” e ad avvicinarsi alle posizioni nemiche, arrivando a portata di tiro. Un’altra ipotesi è che uno o più piloti ucraini siano riusciti a effettuare un attacco “furtivo” mordi-e-fuggi, prima di tornare al sicuro nel loro territorio.

La terza teoria riportata dal Kyiv post riguarda esclusivamente l’abbattimento dell’A-50. Considerando che l’attacco è avvenuto poco dopo il decollo, il giornale ipotizza che una squadra di forze speciali o di partigiani, come il gruppo Atesh attivo in Crimea, sia riuscita ad avvicinarsi abbastanza da colpirlo con un Manpad (sistema missilistico antiaereo a corto raggio trasportabile a spalla) o un altro tipo di razzo.

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