“Lanciato missile balistico ipersonico”. L’annuncio di Kim che scuote la Corea

"Lanciato missile balistico ipersonico". L'annuncio di Kim che scuote la Corea

La Corea del Nord ha fatto sapere di aver lanciato con successo un nuovo tipo di missile balistico dotato di una testata ipersonica manovrabile, segnando così un nuovo progresso tecnologico in campo militare. L’annuncio è avvenuto due mesi dopo che il governo nordcoreano aveva dichiarato di aver testato con successo i motori per un nuovo missile balistico a raggio intermedio a combustibile solido. Chiaro l’obiettivo di Pyongyang: avere a disposizioni armi sempre più potenti e difficili da rilevare per tenere sotto tiro obiettivi nemici nella regione (leggi: basi militari statunitensi a Guam e Giappone) e non solo.

L’ultimo missile lanciato da Kim

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa nordcoreana, la Kcna, il suddetto test aveva lo scopo di verificare l’affidabilità dei motori a combustibile solido del missile lanciato, nonché le capacità di volo manovrabili della testata ipersonica, presumibilmente una versione aggiornata di veicoli precedenti progettati per eseguire operazioni a raggio intermedio.

Il resoconto ha descritto il test come un successo senza fornire però ulteriori dettagli. Non sappiamo, ad esempio, se il leader nordcoreano Kim Jong Un abbia seguito le operazioni o meno. La stessa fonte ha affermato tuttavia che il lancio, il primo segnalato da Pyongyang dall’inizio dell’anno, “non ha mai compromesso la sicurezza di nessun paese vicino e non ha nulla a che fare con la situazione regionale“.

I capi di stato maggiore congiunti della Corea del Sud hanno affermato che il missile ha volato per circa 1.000 chilometri (620 miglia) prima di atterrare nelle acque tra la penisola coreana e il Giappone. Gli attuali missili balistici a raggio intermedio del Nord, compreso l’Hwasong-12 che potrebbe essere in grado di raggiungere l’hub militare statunitense di Guam nel Pacifico, sono alimentati da motori a combustibile liquido, che vengono riforniti prima del lancio e non possono rimanere alimentati per molto tempo. Ricordiamo che i missili con propellenti solidi incorporati possono essere preparati più velocemente degli altri, sono più facili da spostare e nascondere, rendendo teoricamente più difficile per gli avversari individuare e anticipare il loro lancio.

Corea del Sud e Giappone in allerta

Il test è andato in scena in un contesto di preoccupazioni circa un irrigidimento della posizione di Pyongyang. La settimana scorsa Kim aveva descritto la Corea del Sud come il “principale nemico” del Paese che non esiterebbe ad “annientare“.

Il missile è stato lanciato da una località alle porte di Pyongyang, e secondo il governo giapponese si è inabissato nelle acque del Mar del Giappone all’esterno della zona economica esclusiva di Tokyo. Secondo il ministero della Difesa giapponese, il missile ha percorso una distanza di almeno 500 chilometri e raggiunto una altitudine massima superiore a 50 chilometri. I missili e le testate ipersoniche sono progettati per volare a una velocità superiore a cinque volte quella del suono, effettuando manovre elusive prima di raggiungere il bersaglio.

Il ministero della Difesa della Corea del Sud, intanto, ha condannato il lancio come “chiara provocazione” parlando di “risposta schiacciante” in caso di “provocazione diretta” da parte di Pyongyang. In un comunicato, il dicastero di Seoul ha affermato che l’ultimo atto del Nord costituisce una violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che proibiscono al Paese di dotarsi di tecnologie legate ai missili balistici.

Il ministero ha inoltre ribadito che Seoul sta rafforzando la propria capacità di attuare “metodi di deterrenza estesa” con gli Stati Uniti in risposta al test balistici nordcoreani, e sta potenziando al contempo i propri meccanismi di risposta autonomi, che poggiano a loro volta sullo sviluppo di armi balistiche convenzionali.

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