Capacità di analizzare la situazione e di decidere (in un attimo) cosa fare. Grande coraggio per non pensare a nulla e buttarsi, insieme all’amico dentro il fuoco denso di un incendio per cercare di portare in salvo chi chiedeva aiuto. Mentre gli altri filmavano con i telefonini e l’estintore della scuola era scarico. Ed evidentemente un grande amore per il prossimo, ma soprattutto la meravigliosa sfrontatezza dei suoi 19 anni. Serve altro, sindaco Sala, per immaginare di premiare Jodi Di Bari e Luca Carrieri (vent’anni pure lui) con l’Ambrogino d’oro, l’onorificenza che suggella le migliori virtù di chi a Milano è nato o ancor meglio ne incarna le più nobili virtù? Giornalisticamente li si può definire eroi e per qualcuno sarà magari esagerato, ma certo se di virtù civiche si parla, questi ragazzi le incarnano per bene.
Anche perché Jodi, in ossequio a un perfetto rito ambrosiano, ancora nero di fumo e con i polmoni pieni di fumo che respiravano a fatica, è corso al ristorante dove lavora come cameriere «per giustificare il mio ritardo». E di lui nulla si sarebbe saputo se a raccontarlo non fosse stato il maitre ammirato per il suo coraggio e pronto a rimandarlo all’ambulanza che lo ha portato a farsi visitare al San Paolo dove gli hanno trovato, dice lui, «un po’ di CO2 nel sangue».
Sindaco Sala, ecco il miglior modo per uscire dalla polemica sugli Ambrogini assegnati dai partiti con metodi «clientelari». Jodi e Luca non hanno tessere di partito. E al diavolo Bertold Brecht che al culmine della sua insipienza faceva dire agli attori «sventurata la terra che ha bisogno di eroi», vendendo un mondo irreale cristallizzato nelle sue utopie comuniste.