La Cgil di Massa Carrara si appella alla libertà di pensiero e di espressione, ma censura il generale Roberto Vannacci e vuole il diritto di decidere chi possa e chi non possa presentare un libro sul territorio provinciale. Questa l’accusa rivolta dalla Lega al segretario provinciale della sezione massese del sindacato, Nicola Del Vecchio, il quale aveva annunciato una mobilitazione per l’arrivo di Vannacci nella città toscana. Il generale dovrebbe arrivare il prossimo 27 gennaio a presentare il suo “Il mondo al contrario”, nel Giorno della Memoria. E il sindacalista ha rivolto dure critiche tanto a Vannacci quanto agli organizzatori dell’incontro. “Mi inquieta che le copie del libro siano andate a ruba, perché quel libro dovrebbe essere considerato per quello che è: spazzatura. Ecco, questo è davvero un mondo che gira al contrario – ha scritto, in una lunga nota – con questo spirito chiedo a tutte le antifasciste e gli antifascisti, alle istituzioni democratiche, alle associazioni, ai partiti politici, alle cittadine e ai cittadini di mobilitarci contro questa vergogna. Vannacci non può venire qui a presentare il suo libro fascista nel Giorno della Memoria”.
Attacchi che a Susanna Ceccardi e Nicola Pieruccini, rispettivamente europarlamentare e segretario provinciale del Carroccio a Massa, non sono piaciuti. E hanno contrattaccato facendo presente come parole del genere provengano da chi si richiama alla libertà d’espressione, per poi censurare iniziative non gradite. “Sconcertante il fatto che il segretario provinciale della Cgil voglia decidere chi può e chi non può andare a Massa a presentare un libro. Ancor più sconcertante che intenda applicare questa censura da regime totalitario richiamandosi ai valori repubblicani che garantiscono a ciascuno di noi la libertà di pensiero e di espressione – il loro pensiero – un vero e proprio cortocircuito di cui tuttavia c’è poco da stupirsi. Ormai sappiamo perfettamente che a sinistra c’è chi, in spregio allo spirito che anima la nostra democrazia, vorrebbe imporre il pensiero unico e la dittatura del politicamente corretto come se fosse la cosa più normale, buona e giusta del mondo”.
Come peraltro sostiene nel suo libro lo stesso generale Vannacci, al quale va tutta la nostra solidarietà”. Ceccardi e Pieruccini hanno infine accusato la Cgil di voler strumentalizzare la presentazione del libro di Vannaci, non avendo ravvisato alcun collegamento fra l’evento e la ricorrenza del 27 gennaio. “La Cgil inoltre si scandalizza perché quel giorno, il 27 gennaio, è la Giornata internazionale in memoria delle vittime dell’Olocausto. Ma che c’entra la presentazione del libro con questa commemorazione importantissima, che tutti noi rispettiamo ed onoriamo profondamente? – hanno chiosato – è chiaro che siamo di fronte a una polemica strumentale se non incomprensibile”.