La classifica è caratterizzata dalla tipica bassa marea delle copie che caratterizza il periodo post natalizio. In questo caso una bassa marea davvero sizigiale. Non c’è un gran ricambio di nomi in Top ten, stessi autori che c’erano sotto l’albero; in compenso però vendite a picco. Fabio Volo resta stabile in prima posizione con Tutto è qui per te (Mondadori). Ma ora le copie che servono per occupare la prima piazza sono soltanto 7mila novecentoventuno. Sotto Natale vendeva più di 4 volte tanto.
Quindi una planata a bassa quota persino per Volo; del resto sotto le feste era decollato come fosse l’Apollo 11. In seconda posizione torna, a lento passo di marcia, Aldo Cazzullo con Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito (HarperCollins). Questo longseller aggiunge al suo lauto bottino altre 6mila e quattrocentottantasei copie.
Scivola invece in terza posizione il thrillerista più forte del periodo natalizio: Donato Carrisi. L’educazione delle farfalle (Longanesi) questa settimana ferma l’asticella a solo 5mila e seicentosettantasei copie. Questo generale reflusso favorisce l’autrice italiana più venduta del 2023, ovvero Francesca Giannone (a breve dovrebbe arrivare il suo nuovo romanzo) che con La portalettere (Nord) vede arrivare nella buca della posta altre 5mila e duecento copie. Per vedere una novità bisogna arrivare alla quinta posizione dove approda Vera Buck con il suo Bambini Lupo (Giunti). Per questa autrice tedesca è un esordio nel mondo del thriller che in patria ha venduto benissimo e che qui da noi parte con un promettente 4mila copie e spiccioli. Questa narrazione che ci porta in un villaggio isolato dove vigono regole ferree, potrebbe fare molta strada… Lo monitoreremo nelle prossime settimane.