– Nella pagina ufficiale di una squadra di calcio, non dico quale, il social media manager ha ben pensato di inserire un video in cui uno dei calciatori suggerisce al compagno di squadra di fingere l’infortunio e di “stare giù” per perdere tempo. Il tutto rivendicato su Instagram. Ecco spiegato in poche parole perché il calcio è un bellissimo sport, ma con un grosso problema: l’educazione sportiva. Non solo i calciatori si rotolano a terra manco venissero abbattuti da un drone di fabbricazione iraniana, per poi rialzarsi freschi come roselline del deserto; ma quando invitano apertamente un compagno a fingere un malanno, c’è pure un social media manager che ne condivide le gesta. Senza capire che si tratta di un comportamento sportivamente barbaro. Robe da pazzi.
– Non so se sia vero, come si dice, che tra Chiara Ferragni e Fedez ci sarebbe maretta per via dei video di lui contro Myrta Merlino. Tra moglie e marito non saremo noi a mettere il dito. Tuttavia, se così fosse, sarebbe un bene per l’influencer. Come dicevamo nei giorni scorsi, uno dei grossi problemi di Ferragni oggi si chiama proprio Fedez. Lei ha bisogno che i media smettano di accanirsi, che girino la loro telecamera altrove. Non che si mettano pure a polemizzare col marito.
– Non sono un esperto, quindi non prendetemi per un commercialista. Però Italia Oggi riporta questa novità per le partite iva forfettarie che nell’emettera fattura applicano come da normativa il bollo da 2 euro. Le opzioni per la povera partita iva sono due: o ti fai carico del costo, e la cosa fila via in tranquillità; oppure addebiti i 2 euro al committente, così da non rimetterci neppure uno spiccio. Facile, direte. Sbagliato! Perché l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che il riaddebito del bollo al cliente “costituisce reddito”, quindi va tassato. In pratica il Fisco è riuscito nella magia magistrale di tassare una tassa. Mette i brividi.
– Poi, mentre tutte le partite iva litigano per 2 euro in fattura, al mondo accadono cose strane. Tipo: un annetto fa un tizio ha scarabocchiato il muro di casa e venduto per 70 milioni di dollari un’opera d’arte di dubbio gusto. Provo a descrivervela: due pareti colorate di vernice rossa a casaccio con la pittura che cola. Qui potete vedere una foto. Capite come va il mondo?
– Oggi andrebbe preso il pezzo di Federico Rampini e analizzato punto per punto. Forse sarebbe meglio se ve lo leggeste, io intanto provo a riassumerlo per sommi capi. L’azione militare di Gran Bretagna e Usa contro i ribelli Houthi dimostra che: – il grande guastatore del Medio Oriente è l’Iran e prima o poi gli Stati Uniti e Israele dovranno decidere se iniziare una guerra diretta anziché continuare a spegnere i vari focolai che gli ayatollah appiccano; – l’Europa non conta una ceppa; – Germania e Cina sono due giganti economici, ma senza proiezioni militari non possono primeggiare; – con Trump, la destra repubblicana americana tornerà a chiedere isolazionismo e allora saranno guai per tutti quei paesi che, senza i “gendarmi americani”, faranno fatica a sopravvivere. Tra loro c’è l’Italia.
– Giustamente ieri Antonio Tajani ha fatto notare che l’Italia senza l’ok del Parlamento non può prendere parte a missioni militari di guerra. E questo spiega la debolezza del nostro Paese.
– Elly Schlein vorrebbe mandare a quel paese Prodi e soci che le consigliano di non candidarsi alle Europee, e mostrarsi veramente la leader che al momento non è. Farebbe bene, in fondo adesso è lei a decidere e al diavolo i pensionati di lusso. Il tutto però potrebbe rivelarsi un auto-trappolone, da qui la sua indecisione. Se poi si candida pure Meloni e il Pd va male, le addebiteranno tutte le colpe – a maggior ragione dopo che tutti le hanno detto di non farlo. Così rischia di perdere la segreteria. A quel punto forse le converrebbe restare eurodeputata.
– Matteo Renzi intanto invece si iscrive alla competizione. La sua decisione, dopo il “no” di Salvini, potrebbe far rompere gli indugi anche a Meloni e Schlein. Dai che a queste elezioni ci divertiamo.